Dentro al mattino, sopra i sassi, sotto al cielo camminavo.
La brezza marina mi ha prestato un pensiero.
Mi ha sussurrato di cercare un sasso tra i tanti che calpestavo.
Un sasso speciale da regalare a lui.

E mentre camminavo mi accorgevo di quanti fossero quei sassi e quante le nostre storie scritte e lette insieme.
Lui che da più di novantadue stagioni mi tiene per mano.
Mi tiene attraversando ogni paesaggio.
Lui che mi ha vista crescere, diventare moglie e madre.
Quella mano non l’ha mai lasciata, nemmeno quando le mie trasformazioni lo confondevano, lo spaventavano, lo stancavano.

Dentro a un sasso che custodisce un pensiero.
Come una canzone che si ascolterebbe all’infinito, per ricordargli quanto è bello averlo incontrato.

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