Ieri alle 19 siamo entrati nel Castello.
Le nuvole erano minacciose ma non ci hanno rovinato la serata.
Appena varcato il portone, c’erano dei piedi di gigante nascosti, un’improntario, un albero delle monete magico, un nido di drago e dei fagioli magici in gabbia.
D’improvviso eravamo entrati nel castello della fantasia, dove tutto era possibile.
Zucchetta era eccitata e guardando la mappa, elencava tutti i posti che voleva visitare.
Camminando siamo sbucati in una piccola piazza dove il sig. Mauro, disegnava caricature incantate.
Poco dopo è iniziato il primo spettacolo di magia del nostro illusionista preferito, tale Mattia.
Le sue mani giocavano con carte ed anelli in un intrecciarsi di apparizioni e sparizioni.
Gli zucchetti non sapevano se guardare il caricaturista o lo spettacolo!
Poi ci siamo diretti in un giardino dove c’era una spada nella roccia, delle luci a stelline che giravano, un cavaliere che armeggiava la spada e “RediSè” il cantastorie, Re delle zucche.
Narrava la storia di Peppone e la sua scatola magica, avuta in dono dal vento dispettoso.
La sua mimica e la sua voce, t’incollavano al prato ed io l’avrei ascoltato per ore.
Sulla panchina abbiamo cenato con il pasto portato al sacco: panini, formaggi, uova sode e yogurt.
Poi siamo tornati per le viuzze dove un duo di “scozzesi romagnoli allegri” suonavano cornamusa e tamburo con una grinta travolgente.
Zucchetta riprendeva tutto, con il suo Nintendo giallo limone.
Dopo ci siamo fermati in un piccolo “laboratorio” dove gli zucchetti si sono costruiti le loro bacchette magiche con i materiali a disposizione: matite, pennarelli, cannucce, tessuti.
Piccoli banchetti artigianali vendevano cianfrusaglie e delizie: dalle coroncine di fiori ai cappelli da elfo e altro.
Sbirciando, Zucco, ha trovato un anello d’argento che inseguiva da anni.
Lo stesso che compró nella nostra ultima vacanza all’estero. L
o stesso che per tante volte ha fatto aggiustare perchè ogni volta si rompeva.
Come se una sorta di maleficio gli ricordasse che non avrebbe più potuto tornare in vacanza.
Ritrovarlo gli ha dato fiducia. Una fiducia muta e segreta.
Per compensazione, Zucco ha voluto accontentare anche gli zucchetti facendogli un regalo;
per Zucchetto una splendida bacchetta che non aveva nulla da invidiare a quella di Harry Potter.
Per Zucchetta, una collana con un ciondolocchio. Tutti felicissimi insomma!
Poi eccoci in un altra piazza a guardare uno spettacolo di balli irlandesi.
Uno zampettare senza grazia con le braccia immobili come fantocci.
A me non è piaciuta anche se capivo la loro bravura.
Le scarpe da ballo erano delle specie di zoccoli neri ed il costume una specie di body con gonnellino e calze nere coprenti.
Un insieme di elementi di dubbio gusto sìa nell’estetica che nell’esecuzione.
Gli zucchetti l’hanno seguito proprio sotto al palco.
Infine abbiamo chiuso in bellezza con lo spettacolo d’illusionismo di Mattia tra numeri nuovi ed altri già visti; Comunque, l’esibizione migliore della serata.
Stanchi e felici abbiamo oltrepassato il portone del castello e della stanchezza a mezzanotte passata.