Ieri pomeriggio abbiamo fatto una visita al Museo Tattile Statale Omero di Ancona.
Ospitato nelle sale della splendida Mole Vanvitelliana, un’enorme pentagono sull’acqua, a pochi passi dallo scalo portuale.
E’nato come Museo per non vedenti ma aggiungerei per “ciechi d’arte” che non hanno mai guardato le opere con sguardo curioso.
La mostra è nata nel 1993 da una coppia di viaggiatori non vedenti, con una ventina d’opere, poi nel tempo è diventata una grande mostra statale.
Previa prenotazione ,ci hanno accolto due ragazze di una gentilezza squisita che ci hanno accompagnati per tutto il corso della visita.
La parola d’ordine di questa esposizione è: “VIETATO NON TOCCARE”.
In questo modo si ha la possibilità di toccare l’arte con mano e attraverso la sensazione, assimilare diversamente.
Intanto con la musica rinascimentale in sottofondo , le spruzzate di aromi nell’aria, e la penombra, si entrava con tutti i sensi nell’atmosfera di quel tempo.
I bambini erano eccitati e pronti a scoprire questo modo così diverso d’imparare qualcosa.
E così tra una toccata al gesso mescolato con l’acqua, una lisciata alla ceramica o una palpata all’argilla fresca, le sensazioni si accavallavano in un misto di curiosità e scoperta.
Quindi i tesori di alcuni grandi maestri del Rinascimento erano tutti per noi, come se fossero semplici oggetti comuni.
Con gli occhi coperti cercavano d’indovinare i materiali e le forme in un susseguirsi di opere importanti, messe a disposizione dalla collezione Bellini.
Le ragazze guidavano i bambini nelle sale con le loro domande stimolanti!
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E il tempo è volato in un soffio.
Perché è dalla semplicità che si possono imparare grandi cose.
“E’ stata una mostra bellissima” che, detto da un bimbo di nove anni, ha una visione diversa…
questi sono principi di vera “rivoluzione”….
con idee e realizzazioni come queste dovremmo inventare e dipingere il futuro….
bellissimo…
Anch’io ne sono rimasta entusiasta!