Mi piace la scrittura come forma di comunicazione.
È una forma che contiene le parole in modo diverso.
Fa parlare la parte dell’anima.
Mi piace trasmettere questo piacere ai miei figli, così come mia madre fece quando ero ragazzina.
Ogni tanto ci scambiavamo delle piccole lettere che dicevano molto di più delle parole a voce.
Conservo gelosamente quelle di mio marito e di un’amica dell’adolescenza.

Ai miei bimbi infilo piccoli biglietti nella merenda e colgo molte occasioni per spronarli a scrivere.
Loro spesso le raccolgono.
Per ogni compleanno disegnano e scrivono auguri.
Zucchetto riesce ad emozionarmi con una sola riga.

L’altro giorno, stavo sistemando i vestiti per il cambio stagione.
Zucchetta mi ha offerto la sua compagnia chiedendo di curiosare in un bauletto delle gioie.
Ha iniziato ad esplorarlo in ogni angolo fino a che ha trovato una scatolina contenente una collana con due ciondoli: uno a forma di lettera, l’altro a scarpetta da ballo.
Dopo una tempesta di domande mi sono arresa e le ho confessato che era sua. Una mia grande amica, la stessa delle lettere, gliel’aveva regalata per il battesimo ed io gliel’avevo conservata per dargliela nel momento giusto.
Quel momento era arrivato e Zucchetta è stata contentissima di poterla indossare.
Così ha deciso di scriverle un biglietto di ringraziamento allegando anche una sua foto con la collana appena scoperta.
Ha preparato la busta ed il mattino seguente l’abbiamo spedita.

L’altro giorno invece, è morto il gatto di una compagna di Zucchetta.
Le ho proposto di farle sentire la sua vicinanza con poche righe.
All’inizio si è opposta ma il mattino seguente l’ha fatto con grande entusiasmo.

Per me è molto importante questa forma di comunicazione.
Solo il tempo potrà dire se lo sarà anche per loro.

 

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