I vetri dell’autobus sono completamente appannati e la sensazione è proprio quella di trovarmi in un posto sospeso tra la realtà e l’immaginazione, mentre guardo i video di un concerto dei Vecchioni, appena girati dal prezioso Alfredo. Chiudo gli occhi per concentrarmi sull’intonazione, mimo le parole e sorrido contenta. Venerdì per un imprevisto non c’ero e ascolto con attenzione tutti i brani, mentre crescono in me soddisfazione e contentezza.

Mi sto già pregustando la serata che ci vedrà ospiti ad un evento di beneficenza, stasera, 12 dicembre.

L’appuntamento al teatro Dehon è per le 18.45 mentre Lorella che è già arrivata (ma solo per le prove) e la seguono Claudia Q. e Luciana col suo giubbottino arancio. Verso le 19 dovremmo fare una breve prova per l’audio e il video. Raggiungo “la scatola dei bottoni” (la regia) e la nostra base non c’è. Non è arrivata. Niente. Risalgo alla data di spedizione con WeTransfer ma il destinatario la ritrova nello SPAM con il trasferimento file ormai scaduto. Nel frattempo la maggior parte dei Vecchioni è arrivata e sono sul palco in attesa della base. Il ragazzo che gentilmente mi chiama “Madame” dice che erano convinti che avrei portato la base anche se l’avevo spedita. Non ci sono alternative quindi decido di tornare a casa a prenderla, accompagnata da mia sorella e dall’ indispensabile voce guida di Waze. Intanto il coro sistema le posizioni, cantando intimidito a cappella. Quando torniamo per consegnare la chiavetta, è troppo tardi per fare un’altra prova quindi faremo un salto nel buio..Raggiungiamo i Vecchioni al baretto di fronte mentre smangiucchiano e sbevacchiano quindi mi unisco al gruppo e all’atmosfera allegra, brindando con mezza birretta.

Poco dopo raggiungiamo il camerino del teatro per assistere al vero grande spettacolo: la vestizione della Fatina che sarà il filo conduttore del medley disneyano che canteremo per la serata di beneficenza a favore di AGEOP.

L’attesa è un misto di agitazione e divertimento tra gli aneddoti inverosimili di Paola e le foto inaspettate di Luciana che sembra uscita da un racconto di vispi folletti.

Vorrei catturare tutta l’atmosfera dentro al telefono che utilizzo come “memoria di felicità” e trasmettere ad ognuno la mia gratitudine per l’immensa fortuna di viverla…
Il tempo d’attesa sembra infinito ma quando arriva il nostro momento, vorrei durasse ancora. Tutt’a un tratto mi si stampa l’agitazione sulle gote paonazze mentre Luciana ci richiama all’ordine con le sue raccomandazioni salvifiche: fare silenzio e ricordarci di sorridere ma questa volta “fare facce intelligenti” non lo dice…(per rassegnazione o dimenticanza?!). Quindi ci posizioniamo sulla scala mentre chiedo alla Fatina cosa prova, ingorda di sentimenti. SILENZIO, ora andiamo sul palco e con il sipario chiuso abbiamo tutto il tempo di disporci durante la pausa dei due tempi. Anche stavolta Paolo ha il suo giubbino nero ma questa volta con la camicia si confonde…Cristina ha il sorriso stampato ma non riesco ad interpretarne il pensiero…mia sorella ha la sciarpa rossa che le fa caldo mentre nelle file dietro parlottano in continuazione. Michele Dal Pozzo, il presentatore (elegantissimo tutto vestito di nero) ci da qualche suggerimento al volo sull’audio mentre Giacomo continua a rubare scatti. Dobbiamo capire come usare i microfoni perchè io sono troppo bassa per cantare il mio pezzettino, così alcuni lo usano fisso, altri mobile. Poi Luciana inizia a scherzare facendo le sue irresistibili mosse sconnesse che rompono la tensione. Ci siamo. Si apre il sipario e comincia la musica ma la base è molto bassa ed è faticoso cantare. Scorrono le immagini del video delle nostre facce adulte e bambine, mescolate a momenti del coro. Per fortuna il medley dura solo 6 minuti ma sembrano triplicati mentre con un orecchio teso ascolto la musica e con l’altro il coro che dev’essere una sola voce. Il pubblico in sala è attento ma non riesco a capire quante persone ci possano essere perchè le luci sono troppo forti (meglio…). E sul finale di SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALIDOSO segue la base della Fatina che arriva sul palco con il suo balletto pericoloso (sembra caschi da un momento all’altro). Inizia lo sketch che coinvolge sul finale anche Arcibaldo, in un’accoppiata vincente. Si scioglie la tensione e rido di gusto alle battute di Lorenzo che oggi è la Fatina mentre la magia alimenta scintille…Infine i ringraziamenti alla vecchiona Claudia che ci ha coinvolto in questa nuova avventura due anni fa..

I “Vecchioni di Mariele” a “Guarda un po’ chi ti presento”