Dopo la solita ricca colazione in hotel siamo partiti in tre pullman per la prima gita del coro. Claudio o Kai, la nostra guida, ci ha raccontato tantissime cose interessanti sulla Cina, comprese alcune sue vicende personali.

 Mi ha colpito la permanenza dei bimbi cinesi nelle scuole che arriva anche alle 21 o addirittura al pernottamento per chi abita lontano. Pare che il gioco sia qualcosa di raro e questo certamente non li stimola nella creatività che per me è qualcosa di “vitale”…Durante il tragitto ho visto dal pullman un gruppo di signore che faceva ginnastica!

Poi la prima tappa è stata a Xintiandi, un piccolo borgo elegante con lo stile architettonico occidentale! Nella piazzetta, una fontana con tre statue raffiguranti: la fortuna, la longevità e la prosperità. 

Fortuna, Longevità, Prosperità

Poi abbiamo bazzicato una mezz’oretta nel parco circostante dove appena saliti su una piccola montagna, una guardia ha fischiato per farci scendere. I negozi circostanti avevano dei prezzi proibitivi…

La seconda tappa è stata alla Città Vecchia, un quartiere dove sono state ristrutturate tutte le loro antiche costruzioni.

Lungo la strada si possono trovare macellerie, negozi di ogni sorta e draghi sui tetti…
Nel centro del quartiere, ci sono dei palazzi antichi su palafitte con dei laghetti deliziosi zeppi di enormi pesci rossi.

Poi siamo entrati in una costruzione, il tempio della città di Dio, potendo ammirare gli arredi, i lampadari, le viuzze, le finestre dalle forme strane, le piante, le rocce… E nonostante fossimo un gruppo numeroso, quel posto trasmetteva pace.

  

Poi nel tempo libero lasciato, abbiamo comprato delle piccole spade per Zucchetto, l’ennesimo peluche panda (tondissimo!) e girovagato.

Gli zucchetti hanno assistito ad uno spettacolo di tre minuti di figure cinesi animato dal narratore!

E c’erano ambulanti che suonavano strani strumenti a fiato, altri che mostravano macchine robot roteanti, droni volanti e svariate curiosità.

Alle 13.30 ci siamo ritrovati con il gruppo per il pranzo, finalmente in un ristorante cinese!

 

Al primo piano, abbiamo mangiato seduti in grandi tavoli tondi con le portate al centro, sul pianale roteante. E le portate erano numerose e continue, in un turbinio di assaggi. Ma i cibi conosciuti avevano, chiaramente, dei sapori diversi e la scoperta era continua.

E per me viaggiare è proprio questo: assaggiare, cercare, scoprire, osservare.

Dopo pranzo, terza tappa: visita al grattacielo di 100 piani “Shanghai World Financial Center” rappresentato con un cavatappi.
  
Ci siamo accodati alla fila e a piccoli gruppi siamo entrati nell’ascensore che saliva 8 metri al secondo. Mentre Zucchetto si lamentava per la stanchezza, frate Caspoli lo nominava calcolatore di salita in ascensore, con il suo G – SHOCK fiammante! Quindi, l’adrenalina saliva insieme ai piani. Ma purtroppo, arrivati all’ultimo piano, il panorama di Shanghai era avvolto nella nebbia, nascondendoci le sue bellezze.

E anche questi piccoli contrattempi sono parte del viaggiare, che è anche imparare ad accettare il cammino.

Scesi dal grande cavatappi, ci aspettava la terza tappa: il Fake Market ovvero, l’agglomerato di negozietti tarocchi che ormai conosciamo benissimo.

Abbiamo cercato il gattino che muove il braccio, simbolo della fortuna ma lo prenderemo l’ultimo giorno.

Quindi ogni famiglia contrattava in questo ed in quel negozio, confrontando poi il prezzo spuntato in una lotta all’ultimo yuan!

Dopodiché ultima tappa per una passeggiata di vento sul fiume Bund dove non è mancata la foto di gruppo con il coro infreddolito.

Ed immergersi in questo paesaggio ti fa sentire minuscolo, guardando gli enormi grattacieli luminosi e le navi che passano nel fiume.

Infine siamo tornati in hotel per la cena nel salone. Come al solito abbiamo accontentato un figlio e scontentato l’altro per la difficoltà a sistemarli vicino agli amici a tavola!

Verso le 21.30 di ritorno alla stanza, carichi di stanchezza ma con tante cose belle nel cuore.