“Le cose belle richiedono fatica” risponde Pupi alla giornalista mentre, appoggiata al muro lo ascolto rapita. E annuisco con la testa, stravolta dalla stanchezza mentre penso a quante energie abbiamo impiegato qualche ora prima, per un esibizione di pochi minuti. Energie disperse con idee, telefonate, discorsi, pubbliche relazioni, sopralluoghi, conoscenze, numeri nuovi nella rubrica, accordi e disaccordi.


Tutto inizia con una telefonata di Cristina, durante una pausa pranzo di settembre. Esplode di entusiasmo anche se lei è sempre allegra ma stavolta ha un mezzo tono in più nella sua voce, mentre parla trafelata. Mi racconta che stanno organizzando una festa a sorpresa per i 50 anni di cinema di Pupi Avati e noi “Vecchioni di Mariele” potremmo partecipare. Cosí mi frulla il cervello cercando connessioni. La Doctor Dixie Jazz Band che sarà tra gli ospiti, sarebbe perfetta per ricreare la stessa scena, nello stesso luogo di trentasei anni fa, quando insieme girammo il film “Dancing Paradise”: loro i musicisti e noi gli angeli…

Conosco al telefono Chiara Caliceti dalla voce squillante, che organizza l’evento e le propongo l’idea che accoglie con entusiasmo. Dopodiché parte la ricerca dei contatti con i componenti della band tra messaggi e telefonate.

Iniziano i depennamenti sull’agenda brillantinata, nei tragitti in autobus al lavoro,  che mi fanno sperare nel traguardo di questa magica follia.
Ma con che coraggio posso proporre a dei signori musicisti di suonare per noi? Chi siamo?! Posso farlo solo con la determinazione di realizzare una fantasticheria, quindi mando al diavolo la timidezza! Riesco ad avere il numero del signor Checco Coniglio e scopro poi da mia sorella che giocava a tennis con papà che mi aveva raccontato di quella cantina dove andava con mamma ad ascoltare il jazz. Chiamo il signor Checco che mi ascolta mentre gli propongo di suonare un pezzetto del film per i Vecchioni di Mariele e mi da qualche speranza anche se devo aspettare che il pianista, nonché direttore artistico della band, torni dalla sua vacanza. Lui parla calmo ma i tempi stringono e devo inventare un piano B. Cristina, la promotrice di tutto e Vecchiona, mi suggerisce di chiedere a Eloisa nel caso con la Dixie Band non riuscissimo. Chiamo Eloisa che è una cantante e musicista e le spiego tutto il maccherone, chiedendole se eventualmente ci può aiutare con qualche musicista per questo pezzettino da suonare. Ne approfitto per invitarla a fare con noi l’angelo, visto che anche lei partecipò al film come corista del Piccolo Coro. Lei accetta di aiutarmi, non sappiamo ancora come e mi chiede informazioni che non conosco ma intanto le serve lo spartito. Elisabetta e Carla che lavorano per l’Antoniano, lo spartito non lo trovano, non c’è, così le giro uno spezzone del film. Intanto Chiara, l’organizzatrice è impegnata e riesco a comunicare con lei solo via mail. Inoltre mi piacerebbe realizzare un mini – film perché un’occasione così non ricapiterà mai più. Chiamo Claudio Z.  che accetta nonostante le pretese siano parecchie: riprese durante le prove, nel teatro vuoto e durante l’esibizione. Poi risento il signor Coniglio, che effettivamente potrebbe essere benissimo quello di Alice nel paese delle meraviglie! E mi da qualche speranza, dopo aver sentito il pianista, il signor Franco Franchini. Ma come faremo a cantare con la band, noi abituati alle basi musicali? E Luciana, la nostra direttrice, chi dirigerà ? Anche i musicisti? Tutti quanti?! E quanto sarebbe soddisfatta Mariele che tanto amava la musica dal vivo? Calma, un pensiero alla volta, mettetevi in fila indiana! Così arriva la sera delle prove con i Vecchioni di Mariele e iniziano le discussioni con Paolo che sostiene l’inadeguatezza del pezzetto. Io gli spiego che è l’unico dove non ci sono intermezzi con assoli di cantanti e musicisti ma abbiamo le teste dure e ognuno resta della sua idea. Nel frattempo Luciana è in ferie e ci troviamo alle prove concludendo pochissimo anche se Massimo con la sua calma invidiabile ce la mette tutta a dirigerci.

Ma una volta manca uno, una volta l’altro ed è difficile tenere tutto insieme. Finalmente ho l’approvazione del signor Franchini della Dixie Band ma devo controllare che il pianoforte della nostra  sala prove sia accordato. Me lo scrivo, me lo ricordo e alcuni Vecchioni mi danno l’ok. Quando penso: “Perfetto, avremo la base dal vivo”, mi telefona lo squisito signor Donvito, nonché il bassista, per spiegarmi che Chiara ci ha ripensato. Non potremo più eseguire il pezzo insieme alla band perché vuole che sia la sorpresa finale della festa. Mentre parte il motore di questo revival bislacco, ho l’illuminazione del travestimento e propongo ad Angela, una Vecchiona (approfittando del suo talento di  costumista) di realizzare delle tuniche da angeli…che “scalzi” scenderanno sullo stesso palco, come allora! Convinco Luciana ma molti Vecchioni non sono d’accordo e borbottano, brontolano, non capiscono. Ma io insisto perché credo che sia la cosa più scenica e riconoscibile che possiamo realizzare (soprattutto senza il sostegno della band) presentandoci vestiti come nel film, scalzi come angeli. Quindi subentra il piano C e canteremo direttamente sullo spezzone del film, le voci di ieri con quelle di oggi. Se non altro tutto questo caos ci ha fatto avere un angelo in più: Eloisa che il giovedì successivo partecipa con noi alle prove e molti che non la vedevano da una vita, sono molto felici di riabbracciarla, trascorrendo una serata splendida…qui: https://zuccazoe.com/2018/09/21/un-coro-di-silenzio/

Intanto Angela raccoglie i soldi per comprare la stoffa dei nostri costumi da angeli dopo la prima prova in cui ci sbellichiamo dalle risate grazie a Lorenzo (che ha il talento del comico!)  che da il meglio di sè, con le sue performance inimitabili…
Più la data si avvicina e più sono incerta per l’organizzazione dell’esibizione, così faccio un sopralluogo al Teatro di Budrio con Angela e Claudio Z. dove ci accoglie Antonio, paziente e gentile.

Quando accende le luci del palcoscenico ho un sussulto e non sono pronta a tanta meraviglia, tutta in un momento e il rumore del legno  sotto ai miei piedi, è già musica. Ma cosa sto facendo? Dove sono? Mi trovo in una giornata che mai avrei neanche immaginato a godere di un gioiello di Teatro, nel silenzio. E pensare che a giugno dell’anno scorso scrivevo una mail per chiedere foto di repertorio del film per Testimonianze Musicali…Mi riprendo e valutiamo come posizionarci sul palco, come uscire da dietro le quinte e scopro l’inclinazione del pavimento che Antonio mi spiega essere moderata rispetto ad altri palcoscenici! Gli lascio il filmato di Dancing Paradise sulla chiavetta e ci salutiamo.

Nel frattempo, una sera, su invito di Stefano il bassista, faccio una capatina nella magica cantina in Via Cesare Battisti per ascoltare la Dixie Band e rendermi conto di quanta bellezza esista. Proprio in alto, vicino alla targa della Dixie Band, scorgo il disco di Dancing Paradise…e sono sempre più consapevole dell’infanzia privilegiata che ho vissuto grazie alle esperienze col Piccolo Coro dell’Antoniano che ha collaborato con professionisti, artisti, mostri della storia. In parte ne facciamo parte anche noi coristi che con il nostro impegno abbiamo dedicato una bella fetta della nostra vita. Ma un coro è una voce sola, un’unica identità. Dopo la musica conosco Angela che ha cantato qualche brano e scopro che anche lei è passata dall’Antoniano ma da bambina non è stata presa nel coro perché “era stonata” (e ora fa la cantante!?…)

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Successivamente si scatena la chat dei Vecchioni quando scoprono l’annuncio della “festa a sorpresa” sul sito del Comune di Budrio dov’è possibile prenotare i posti. “Ma come non era a sorpresa?” “Possiamo prenotare dei posti?” e io sono ignara di tutto pur organizzando la nostra piccola parte. La data si avvicina e anche al S. Orsola prima del concertino in pediatria, ne approfittiamo per un’altra brevissima prova…

Nel frattempo passo il nostro filmato anche al regista che collabora con Pupi Avati e scopro una coincidenza che leggo come una strada giusta. Infatti proprio un anno esatto fa, condividevo su Facebook un evento dove si parlava di lui: Riccardo Marchesini, che conosco di sfuggita in seguito. Gentile, diretto e sintetico.
Ma non sono tranquilla al pensiero che Angela vuole fare gli orli dei costumi tutti e ventisei la mattina stessa, così propongo un incontro extra al martedì. Ci infila i camicioni e prende le misure così anch’io accorcio la mia ansia. E ogni incontro diventa un’occasione per divertirsi e prendersi in giro!

In men che non si dica arriva il 4 ottobre, il giorno dell’evento. La data non è casuale, infatti oltre ad essere San Petronio, il patrono di Bologna, è il giorno di San Francesco, patrono d’Italia. Un giorno significativo all’Antoniano che spesso ha accompagnato grandi occasioni, come per esempio, l’inaugurazione della scuola di canto nuova nel 1980. Il ritrovo è per le 9.40 davanti al Teatro Consorziale di Budrio.

Arrivo per prima e dopo aver incontrato il signor Coniglio, entriamo. Il palco è illuminato sull’immagine degli angeli di Dancing Paradise che mi fanno un certo effetto. Riconosco qualche elemento della Dixie Band e torno sulla strada ad aspettare i coristi. Vedo Simonetta, giallo sole, poi Angela che fortunatamente trova parcheggio vicino. Subito dopo arriva Claudio Z. che sistema la sua attrezzatura per le riprese Scarichiamo i costumi (pesantissimi) tutti belli ingrucciati e stirati e ci sistemiamo nei camerini. Conosco di persona Riccardo il regista e ci accordiamo per la prova. Anche Ivan, il giornalista della RAI è arrivato e pian piano tutti i tasselli s’incastrano sotto i miei occhi. I Vecchioni ci sono tutti e finalmente facciamo la prova generale. Decidiamo di dividerci a metà dietro le quinte e di uscire nel momento in cui nel filmato compaiono i bambini. Siamo lenti, disattenti e io sono preoccupata. Proviamo anche “La banda dello zoo” senza base. Ma non c’è tempo e torniamo nei camerini per iniziare a vestirci. Confusione, adrenalina, chiasso. Qualcuno contesta la scelta del secondo brano “La banda dello zoo” che in realtà compie 50 anni come il festeggiamento di oggi. Qualcun’altro vuole mettersi le scarpe e io dentro di me cerco di stare calma perché i ripensamenti dell’ultimo minuto fatico a digerirli.
Finalmente raggiungiamo i camerini per prepararci mentre a grappoli ci fotografiamo candidi! Appena scesi dai camerini intravedo Gianni Cavina che si presta a fare una foto con noi…E poco prima dell’esibizione, Luciana fa le ultime raccomandazioni!

Ormai ci siamo e ci disponiamo dietro le quinte aspettando il momento giusto per uscire. Si sente il brusio delle voci sempre più grosso mentre alcuni di noi fanno foto o cavolate…saltellando da una parte all’altra del palcoscenico! Sembriamo dei monelli…poi arriva Luciana dicendo che ha le vertigini e che se dovesse svenire dovrà sostituirla Elisabetta. Certamente! La lasceremo distesa sul palco come se niente fosse…che incoraggiamento!
Si spengono le luci, si apre il sipario e inizia il filmato di Dancing Paradise. E a questo punto parte la tachicardia, bum bum bum…guardo Luciana nel buio che è esattamente dalla parte opposta e quando si apre il sipario nel film, avanziamo verso il palcoscenico.
Il buio diventa penombra e poi Luce!
Mi sento veramente un angelo mentre sorrido a Pupi Avati seduto in prima fila.