Sveglia prestino perché alle 9 saremmo partiti per la seconda gita.

Anche oggi ci accompagnava la guida Claudio o Kai.

Questa volta ci siamo diretti a Zhejiang, a due ore circa di pullman, un villaggio di pescatori del 1300-1400 della dinastia Ming, in parte restaurato in parte costruito. Abbiamo visitato buona parte del villaggio con i suoi corsi d’acqua e le casette dai tetti appuntiti e neri. L’atmosfera era turistica (visto che all’interno del villaggio ci sono solo negozi e ristoranti) ma molto gradevole. Le piccole barche erano ormeggiate nei laghetti ma purtroppo non abbiamo visto nessun pescatore

                               

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Poi abbiamo pranzato in un ristorante cinese con un altro piatto girevole pieno di squisitezze da assaggiare. Perché della cucina cinese che si mangia in Italia, gli unici piatti “simili” sono i ravioli a vapore e gli involtini primavera.
Quindi abbiamo gustato nuove pietanze tra cui una zuppa di pollo da leccarsi i baffi, verdure, pesce, riso, carne e molto altro.
Ancora una volta ci siamo stupiti per lo speciale trattamento.

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Dopodiché abbiamo visitato il teatro, photo_2016-01-08_19-58-50una deliziosa costruzione recente (dal 2003) tappezzata di fiori. Il coro ha fatto una foto di gruppo ed il direttore del teatro ha spiegato tutte le caratteristiche mentre il produttore artistico del coro studiava le attrezzature.

Purtroppo ricorderemo certamente questo teatro visto che a Zucchetta si è frantumato il cellulare in una delle sue poltrone…

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Ed il suo pianto era incontenibile mentre molte persone cercavano di consolarla: chi con una carezza, chi con una caramella…ma la rabbia ha dovuto fare il suo corso.
Quindi durante la visita al museo non abbiamo visto praticamente niente, prima impegnati a sbollirci dal nervoso poi a consolarla. A ricordo del brutto episodio le abbiamo regalato l’ennesimo pupazzo: un coniglio bianco di nome Samsung mini…

Dopodiché ha seguito una specie di laboratorio di intaglio su dei cartoncini che poi, ricoperti di un particolare impasto, creavano la decorazione su un pezzo di cotone.

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Appeso ad asciugare, ci verrà spedito tra qualche giorno all’Antoniano.
Poi c’è stato un altro laboratorio con l’argilla nel tentativo di modellare un vaso. Zucchetto appena ha sfiorato l’argilla, sembrava un ceramista esperto!

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Infine abbiamo girato ancora per le viuzze, scoprendo angoli caratteristici.

E al rientro all’hotel abbiamo festeggiato la nostra permanenza a Shanghai con uno scambio di ringraziamenti tra lo staff del teatro SHCAT e lo staff dell’Antoniano seguito dall’omaggio per ogni bambino della foto di gruppo bambini, staff e genitori, scattata ieri.
In un solo giorno hanno confezionato l’ennesimo regalo! E certamente c’è molto da imparare da un simile staff! 1
Poi a finire, una cena strepitosa a buffet. C’era veramente di tutto: dalla carne al pesce, dai dolci a qualsiasi cosa.
Perché questo staff cinese non ha fatto altro che stupirci con un trattamento così speciale!

Anche stasera siamo tornati nella ormai nostra 1022 (tentwentytwo) stanchi e colmi di emozioni.