Prima di andare al lavoro io e Zucco abbiamo cercato la casa della maestra di matematica di Zucchetta.
Sembravamo due persone losche ma in realtà volevamo solo imbucare un messaggio.

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Dopo quello che le è capitato, una disgrazia di salute, è chiaro che non tornerà a finire la quinta. Quindi non potrà passare per “sruffianata”.
La classe le farà avere “il classico mazzo di fiori”.
Ma mi sembrava giusto farle percepire la nostra riconoscenza, dalle mani di Zucchetta.

Domenica le ha cucito un cuore con bottoni e panno lenci. Gli ha messo due braccia di lana brillante, una spilla da balia per bocca ed un piccolissimo biglietto.
L’ha infilato in una busta con un messaggio di augurio a tornare “pimpante”.

La riconoscenza deve essere dimostrata in tutte le sue forme.
C’è più pudore a ringraziare che a mandare a quel paese.