Quel bimbo faticava a mangiare le verdure, come la maggior parte dei suoi coetanei anche se sulla tavola di casa sua ce n’era sempre una portata.
Quando era più piccolo le mangiava volentieri e di tante varietà.
In seguito smise, nonostante l’esempio dei suoi genitori che non era sufficiente a spronarlo.
Finché un giorno comparve lui.
Il bambino e la sua famiglia erano a tavola e stavano pranzando.
All’improvviso la mamma, mentre masticava, lo vide ed iniziò a sbracciarsi per salutarlo.
Là in fondo al campo c’era Gino il contadino.
Il bambino, incuriosito volle sapere chi fosse e la mamma gli spiegó la sua storia.
Gino, ogni mattino si alzava all’alba per raccogliere la frutta e le verdure che arrivavano anche sulla sua tavola. Lavorava col gelo e col sole cocente, con la pioggia e col vento.
Raccoglieva tutto quello che la Terra gli offriva con grande rispetto.
Tutti lo conoscevano come Gino il contadino e si narra che lavorava a quei campi fin da bambino.
Verso sera, Gino si affacciava sul campo per salutare e con un cenno domandava se il bambino aveva apprezzato le sue verdure.
La mamma faceva gesti di risposta sempre diversi.
Il bambino ad ogni pasto chiedeva notizie di Gino e pian piano per non fargli dispiacere, aveva iniziato a mangiare un po’ di tutto.
Qualche volta il rifiuto era più forte della curiosità ma quasi sempre vinceva la solidarietà a Gino che poteva essere fiero di ció che con fatica gli portava.
Gino è così diventato il nostro aiutante di fiducia che ci fornisce verdure e allegria.