Oggi di ritorno dalla scuola abbiamo incontrato un gatto sotto casa.
Era tigrato, robusto con un collarino nero.
Si è fatto subito avvicinare e coccolare.
Presa dall’entusiasmo ho proposto di farlo salire in casa per fargli conoscere Pepe.
Gli Zucchetti erano entusiasti, Zucco un po’ meno.
Il gattone ci ha seguito in casa con molta disinvoltura.
Quando siamo entrati, Pepe era in bagno, polleggiato nella sua cuccia.
Da lontano ha sbarrato gli occhi incredulo.
Poco dopo, avvicinati tra loro, stavano uno di fronte all’altro e inclinavano il muso in una strana posa.
Poi Pepe ha iniziato a soffiare, furibondo.
Per un lungo periodo sono stati in tensione fino a che ho fatto allontanare il tigrato, fuori di casa.
Pepe era fuori di sè e non si faceva avvicinare da nessuno.
Soffiava e scappava.
Più tardi ha iniziato a strusciarsi dappertutto per rimarcare il suo territorio.
È stata un’idea cretina ma non pensavo di sconvolgerlo a tal punto!

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