Quella piccola bambinetta aveva delle tremende afte che le tormentavano la lingua.
Lei era molto cocciuta ed era difficile aiutarla.
Probabilmente era un po’ debole per i ritmi dell’asilo che doveva ingranare, abituata precedentemente ad una vita con orari fluidi.
La lingua le bruciava, tanto, e l’unico modo per alleviare il dolore era una medicina spray.

Quella mattina peró, quel male insopportabile si trasformó nel Signor Maleallalingua.
La mamma della piccolina le raccontó di questo signorotto che era saltato sulla sua lingua in cerca di cioccolato. Aveva portato tutte le sue valigie e se ne stava comodo comodo dove lei aveva male.
Il Signor Maleallalingua era buffo, con un cilindro in testa ed un vestito un po’ stracciato e la sua lingua precedente era stata di una mucca che l’aveva abbandonato nell’erba di un prato.
Appena la bimba mangiava un po’ di fresca frutta o fresca verdura, il Signor Maleallalingua perdeva una valigia. Lui faceva spallucce e restava lì ma in fondo in fondo iniziava ad arrabbiarsi.
Poi se la bimba beveva molta acqua il Signor Maleallalingua si bagnava tutto e l’arrabbiatura cresceva insieme alla sua fame di cioccolata.
Finchè un bel giorno arrivó una spruzzata acida che accecó il Signor Maleallalingua che dopo varie resistenze, cedette e traslocó altrove.
Lui se ne andó ma il ricordo di come abbiamo preso in giro un’afta, è rimasto.