L’anno scorso per festeggiare la fine della scuola dei bimbi, comprammo ad una fiera un criceto russo, tutto grigio: Batuffolo.
Dopo una settimana morì di una malattia abbastanza comune e dirlo al telefono a mia figlia fu veramente difficile.


Lei si trovava in vacanza a casa dai nonni e la cosa più sconvolgente sono state le tante persone che si sono stupite che gliel’abbia detto, quando avrei potuto comprarne uno nuovo mentendo.
Queste cose le detesto.
Quindi abbiamo comprato un altro criceto: Nuvola ma questa volta in un negozio di animali.
Anche questo era tutto grigio, di razza russa. Io già da ragazzina ne avevo avuto uno ma crescendo, con il terrore che ho dei topi, non mi piacevano più.
La prima volta che l’ho preso in mano è stato a fine ottobre, per accontentare mia figlia.
Di Nuvola se ne occupava mio marito che da scettico si era trasformato in un padrone perfetto.
I bimbi ci giocavano quando era sveglio e a colazione era un’ulteriore distrazione!
Poi durante le feste natalizie, un mattino l’abbiamo perso.
Abbiamo smontato la casa cercandolo ovunque e chiesto ai vicini di casa se per caso non avessero trovato un criceto morto nel loro giardino.
Abbiamo piazzato pezzetti di cibo in giro ma senza risultati.
I ragionamenti per ritrovarlo si sprecavano ma Nuvola era sparito con grande tristezza di tutti (io mi sentivo in colpa per non averlo mai molto considerato).
Una sera, mentre eravamo in sala per il rituale del libro, uno scricchiolìo ci ha fatto sussultare.
In silenzio e con una certa agitazione, abbiamo seguito il rumore che proveniva dalla cucina.
Ormai la speranza si era riaccesa e l’eccitazione di mia figlia era alle stelle.
Il più piccolo dormiva beato.
Ecco il rumore, sempre più vicino, sempre più forte fino allo sportello della cucina contenente i viveri per la colazione.
Niente.
Rumore cic ciac, niente.
Quindi abbiamo iniziato a cercare dentro al mobile, tirando fuori tutto ció che lo conteneva (operazione già fatta nei giorni precedenti!)
Finalmente ecco Nuvola, accucciato nella scatola dei cereali al cioccolato che l’hanno fatto sopravvivere per 4 giorni!
Gioia e risate poi la soluzione della dinamica: Nuvola durante la baraonda della colazione si era infilato nella scatola che era stata rimessa al suo posto.
Essendosi infilato proprio dentro al sacchetto, non l’avevamo visto.
Poi è passato l’inverno tra sonnellini, corse sulla ruota, giretti nella palla, pasti e giochi con i bimbi.
Mio marito gli aveva insegnato ad alzarsi su due zampe (“su,su”era la parola d’ordine con relativi semini premio.)
Era abbastanza tranquillo fino a che non gli abbiamo presentato una cricetina scatenata: Saetta.
Nella stessa gabbia non andavano d’accordo così li abbiamo separati e qualche volta li facevamo incontrare in territorio neutro.
Nuvola grigio e Saetta bianca, una bella coppia!
Quest’estate si occupavano di far compagnia a mio marito quand’era a casa da solo e lo accompagnavano nei viaggi in macchina.
A fine luglio il tracollo.
Nel giro di un paio di giorni ha iniziato a spelacchiarsi e una mattina sembrava invecchiato di 100 anni.
Aveva gli occhietti rimpiccioliti e faceva una gran pena.
Mio marito e mia figlia l’hanno portato in una clinica veterinaria dove l’hanno messo sotto cura intensiva.
Il veterinario ha spiegato che comunque i criceti russi hanno una vita media di 1 anno e 8 mesi e Nuvola aveva quasi 1 anno e mezzo.
Il mattino dopo il veterinario ci ha avvisato che era morto.
Non sono mancate lacrime e tristezza, soprattutto per mia figlia che continuava a chiedersi: “perchè?”
Mio marito e stavolta mio figlio sono andati a prendere il corpicino di Nuvola che ha poi seppellito in un fazzoletto di verde davanti a casa nostra (vicino a Batuffolo).
Gli animali aiutano i bambini a capire il ciclo della vita, sono una compagnia preziosa dal più piccolo al più grande e ci fanno comunicare in un modo diverso.