In aprile è stato inaugurato un giardino a Lido di Classe in onore a Mariele Ventre, fondatrice del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna.
Nel mese di giugno si è svolta una manifestazione di festeggiamento, durata tre giorni, nella quale alcuni ex coristi del Piccolo Coro dell’Antoniano insieme ad altre iniziative della Fondazione Mariele Ventre hanno preso parte. Questa giornata ha fatto si che l’invito fosse rinnovato nel mese di ottobre, questa volta a Lido di Savio.
Quindi, domenica pomeriggio, ci siamo trovati sotto al tendone della Sagra del Passatello .
Eravamo circa una ventina di bambini cresciuti, ex coristi del Piccolo Coro dell’Antoniano di qualche secolo fa! Mariele ci avrebbe chiamato “i vecchioni“, Lidia Basso ci ha chiamato “gli intramontabili” e noi ci siamo chiamati “i passatelli“…
L’intento era quello di ricordare Mariele, allietando gli ospiti della sagra. Ospite la sorella, Maria Antonietta Ventre che purtroppo non ha potuto partecipare, Gisella Gaudenzi, Valter Brugiolo, un gruppo di giovani pattinatrici e una bimba che ha partecipato allo scorso Zecchino d’Oro.
Dopo la distribuzione dei testi, siamo saliti sul palco e a quel punto io ho realizzato ciò che stava accadendo…senza quasi rendermene conto, avevo la fortuna di rivivere uno dei periodi più gioiosi della mia vita, entrando ” a piccoli passi” nelle canzoni interpretate nell’infanzia, insieme agli stessi coristi di allora.
Amici come l’orso Giovanni, il pirata Gambamossia, Lorenzo orecchie al vento, mia sorella Barbara e tutti gli unici e preziosi elementi partecipanti.
Presentatori d’eccezione, Antonella Boriani, ex corista e Stefano Nanni direttore delle Verdi Note.
Ci hanno diretto Luciana Boriani, ex corista (che aveva molti dei gesti di Mariele) e Stefano Nanni (una scoperta nuova).
Con grande entusiasmo abbiamo cantato: “Ciao amico”, “Nella vecchia fattoria”, “Romagna mia”, “La ninna nanna del chicco di caffè” (cantata da mia sorella insieme alla bambina dello Zecchino) e “Il segreto” (delle Verdi Note).
Durante il piccolo concerto ci sono stati vari interventi che hanno reso il pomeriggio piacevole in un’atmosfera spontanea e gioiosa senza renderci conto del tempo che volava mentre il prete ci chiedeva il bis!
E dopo la cantata abbiamo condiviso la cena offertaci, a base di passatelli, intonando nuovi “vecchi canti” in un’ebbrezza generale d’incredulità e allegria.
Bellissimi e coinvolgenti
Alcuni li ho riconosciuti, sia tra gli ex che tra le attuali Verdi Note. Altri, invece, proprio non saprei dire chi siano…