Ieri sono stata a digiuno di parole.
Per tutto il giorno ho cercato di ricomporre tutti i pezzetti della giornata di venerdì.
Una di quelle giornate in cui le emozioni si accavallano senza tregua.
Prima l’esperienza di conoscere dal vivo una ragazza, restauratrice d’infanzia.
La meraviglia nella scoperta di una semplicità così in discesa da farti correre…
Lo stupore di guardare due occhi così chiari e profondi con un’attrazione pari ad una calamita.
Una confidenza subito trovata come se tra noi non ci fossero distanze.
Un susseguirsi di discorsi così pieni e così difficili da fare con la gente che s’incontra. Discorsi di ogni tipo.
Nessuna frase di circostanza ma solo puro interesse reciproco.
Nessun imbarazzo ma solo spontaneità. Al di sopra di qualsiasi aspettativa.
E le ore sono passate in un soffio in mezzo a gioia, umidità bolognese e speranza.
Quando si conoscono persone simili, si riacquista fiducia nel genere umano.

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