Nella favola vera del coro dei Vecchioni di Mariele, esiste una storia incredibile!
Lei è Cristina, lui Massimo, ex coristi del Piccolo Coro per tanti anni. Oggi sono una famiglia e insieme ripercorrono la loro infanzia cantando nel nostro coro di cui fanno parte.
Ieri ci hanno regalato una sera da sogno ospitandoci nella loro casa/castello. A grappoli arrivavamo mentre Cristina oltre ad accoglierci filmava! Tra gli invitati due sorprese stupende: altri due ex coristi “storici” che prima o poi dovranno entrare nei Vecchioni di Mariele…
Ma uno di loro era proprio “il principe Carlo” che per chissà quanti giri di LP mi ha fatto sognare nella mia cameretta di Via Stalingrado…mentre l’altro, Luca, era il cane nella vecchia fattoria!!!
Finalmente tutti insieme abbiamo brindato e mangiato pizza, salamino e fragole (e le sfrappole squisite della nonna Kuhn!) Poi dopo metri di pizza, di parole e cantatine improvvisate, ci siamo riuniti nella sala cinema
tutti sparsi: sul divano, sul tappeto, sulla cyclette. Sembravamo i cuccioli della carica dei 101, tutti piccoli davanti alla TV. Perché è proprio questo che succede quando ci troviamo! La nostra parte infantile è libera di tornare…una continua “terapia di gruppo”!
Al buio mentre si srotolava il maxischermo, Massimo estraeva dalla tasca una chiavetta USB dove in 15 secondi Cristina tornava piccola, piccolissima, appena entrata nel Piccolo Coro. Un video che finalmente ho trovato e consegnato al destinatario nell’occasione giusta! E quando riesco a rendere un pezzetto d’infanzia a qualcuno, sono felice…
Dopodiché insieme abbiamo guardato il filmato del Docu-Concerto realizzato il 2 dicembre per comprenderlo meglio, per migliorarlo ma soprattutto per stare insieme con il nostro spirito (Lorenzo ne aveva da vendere ma anche Arcibaldo non si spegneva mai…al contrario di Paolo che russava sul divano). Così tra risatine, commenti e critiche ci siamo visti dall’altra parte, quella degli spettatori. Ed è stata una soddisfazione enorme quando al termine, una corista con gli occhi sbarrati mi ha chiesto: “Ma il 17 febbraio dovremo rifare tutta questa roba qua?”…mentre Angela le spiegava con la sua pietra al collo che dal vivo è tutto diverso…
Al momento dei saluti Lorenzo si è proposto come animale da compagnia che avrebbe solo mangiato foglie e portato via poco spazio… perché infatti quella casa stupenda nessuno di noi avrebbe voluto lasciarla, non solo per la sua bellezza ma soprattutto per la calorosa ospitalità di Cristina e Massimo!