15 dicembre 2018-10-08
Il primo Cantanatale al quale ho partecipato risale almeno a 15 anni fa.
Padre Berardo, ideatore di questo “spettacolo” pre natalizio, che veniva rappresentato nella Chiesa della Santissima Annunziata di Parma, dove era stato trasferito, telefonò a Carla e a Betta chiedendo se potevano radunare un piccolo gruppo di ex coristi del Piccolo Coro per cantare qualche brano di quelli storici imparati con Mariele.
I “Vecchioni” inteso come gruppo canoro, ancora non esisteva, ma, sarà per il “carisma” di Padre Berardo (chi mai è stato capace di dirgli un no), sarà per quella “follia canterina” che in fondo abbiamo sempre posseduto, una piccola delegazione è partita da Bologna, in un gelido sabato di dicembre, per raggiungere Parma ed esibirsi davanti ad una platea che, attenta ed infreddolita, ascoltava una storia risaputa, ma raccontata con la poesia, come solo Padre Berardo sapeva scrivere. La nostra non fu una grande esibizione, non avevamo mai più cantato insieme dopo aver lasciato il Piccolo coro, ma la magia della giornata e gli strepitosi cappelletti offertici da Padre Berardo nell’accogliente mensa del convento, hanno lasciato in tutte noi il ricordo di una bellissima giornata!
Il Cantanatale, grazie alla perseveranza della Fondazione Mariele Ventre, non ha mai cessato di esistere, e così da allora, come una piccola carovana viaggiante, questo spettacolo, che racconta da sempre la stessa storia, da Parma è arrivato a Bologna prima nella chiesa di Sant’Antonio, e quest’anno nella chiesa del Corpus Domini del quartiere Fossolo, e noi Vecchioni, ormai non più solo di fatto, ma strutturati come un vero coro, siamo saliti, da un paio d’anni, su questa carovana, per dare il nostro contributo al Cantanatale.
Appena entrata in Chiesa, sono rimasta travolta dall’enorme mosaico che, anche se conosco bene, riesce a darmi ogni volta un’emozione nuova!
“Location perfetta” per dirla in gergo moderno, e così è stato!
La Chiesa era stracolma di gente, soprattutto bambini, a momenti un po’ troppo chiassosi, ma proprio loro capaci di trasmettere gioia e rendere festoso questo pomeriggio insieme.
Comaschi, elegantissimo nella sua giacca bordeaux, è riuscito ad incantare anche i più piccoli, il bravissimo fisarmonicista, William Tedeschi, in alcuni momenti è riuscito anche a sedarli (col ringraziamento di tutti!) e dei Vecchioni che dire?
Beh, Luciana ci ha dato 4 crocette sottolineate e a me basta! Quello che potevamo fare per rendere ancora più magico, se possibile, il Cantanatale l’abbiamo fatto e dagli applausi dei piccoli scatenati, sembra proprio che ci siamo riusciti.
“Anche quest’anno è già Natale” diceva una canzone di Mingardi , cantata pure dai bambini dal Piccolo coro, ed è proprio quello che mi viene da dire, pensando che da anni, il Cantanatale scandisce come un orologio il tempo che manca, un’ultima tostissima settimana frenetica e poi tutto si racqueterà, la calma rientrerà nelle famiglie, insieme alla meritata serenità, le pance più piene e i cuori…speriamo di più!
Buon Natale!
Antonella Boriani