Stamattina in cucina ti ho chiesto se l’avresti rifatto e tu mi hai risposto “ad occhi chiusi”. Ma in questi ultimi anni credo che gli occhi li avrai chiusi tante volte..quando cercando le mie inclinazioni ho trascurato le faccende, i manicaretti e tutto ciò che si da per scontato faccia una moglie che lavora da casa. Li hai chiusi quando ho iniziato a parlarti di scrittura, di blog, di borse di juta e di tutte le cose che faccio senza misura. Continui a chiuderli quando non riempio la bottiglia dell’acqua o ti trascuro per uscire con l’amica o canto in due cori e in un gruppo, prendendomi tutto il tempo che voglio. Ma d’altronde lo sapevi che come dicevi tu ero “una cartolina” quindi continua a chiudere gli occhi e avrai a fianco una persona felice.
AD OCCHI CHIUSI

Se mi permetti, io credo che la tua visione sia sbagliata.
Un uomo che ti risponde ad occhi chiuse usato ovviamente come metafora, gli occhi proprio non ha bisogno di chiuderli semplicemente perchè lo spettacolo della propria donna che canta conta molto di più della bottiglia non riempita, perchè l’impegno della propria donna che scrive conta molto di più di un mobile non spolverato, perchè la devozione che mette una moglie nel costruirsi un lavoro da casa conta molto di più di un manicaretto, perchè vedere la propria compagna che si addormenta con il sorriso è la conferma che quel “si” lo avrebbe detto altre 1000 volte.
Quando ci si fidanza da giovanissimi, si cresce insieme e nel cammino non sempre le scelte sono condivise e allora si chiudono gli occhi e si va avanti “nel bene e nel male”…
Io mi sono fidanzato a 15 anni oggi ne ho 41e quella fidanzatina oggi è mia moglie, la scelta più azzeccata della mia vita…