“Il Cantico delle Creature“, in latino, “Laudes Creaturarum”, è il primo testo della letteratura italiana, scritto da Francesco d’Assisi.
Quando ero bambina “il Cantico delle Creature” era uno dei miei canti preferiti perché c’erano tante voci e parole difficili che sprigionavano bellezza. La cantavo con grande impegno e soddisfazione grazie agli insegnamenti di Mariele, mentre m’immaginavo come fossero personaggi: “il Sole, la Luna, il Fuoco, l’Acqua, la Terra, i Fiori, le Stelle, la Morte…”
Nel 1982 incidemmo con il Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Mariele Ventre, l’album : “Con San Francesco” e lo ritengo uno degli album più preziosi per complessità di esecuzione e contenuti.

In quel periodo iniziarono le collaborazioni tra l’Antoniano e Canale 5 che portava innovazione. infatti, con grande divertimento registravamo i video con vari travestimenti a turni.
In questo video, San Francesco era interpretato dal “Fiore” (soprannome avuto dalla canzone “Un fiore di città” – 19° Zecchino d’Oro – 1976).
Allora avevo 11 anni….
Oggi invece, nel coro dove canto da qualche anno, il direttore ci ha fatto imparare “Laudes Creaturarum” e all’inizio leggendo le parole mi ero illusa di ritrovare quel canto del passato, io, eterna nostalgica.
Non è stato semplice rimettere quelle parole su un’altra musica ma con un grande sforzo, ho imparato ad apprezzare anche questo canto.
Ancora una volta il passato si è impastato col presente, dando meraviglie.
Stasera la canteremo per la prima volta ad un piccolo Concerto Spirituale e pregusto già ogni singola nota.
Ho scoperto che canti con una mia conoscenza… si chiama Carla