Spesso sento parlare di “missione”, di “posto nel mondo”, “talento” o semplicemente sono io a farci più caso, come se mi stessi avvicinando a questo pensiero.
L’altra mattina sono stata a fare una passeggiata e mio figlio ha raccolto uno dei suoi bastoni. La mia amica mi ha guardato perplessa e in quel momento mi sono resa conto che per me è diventata una cosa normale.


L’altro giorno invece si è messo a limare un legnetto, con un coltellino regalatogli dal nonno.
Mentre mia figlia si è letta in due giorni l’ultimo libro di Harry Potter e quando decide di sistemare la sua camera ha una capacità organizzativa strabiliante.


Ed io li osservo, attenta.
Oggi mio figlio mi ha chiesto della carta vetrata e in un negozietto di cianfrusaglie abbiamo trovato dei piccoli attrezzi per lavorare il legno. Mentre riponevo gli oggetti nel sacchetto mi è balenato un pensiero.
Ho compreso che ”il mio dovere” di madre, è quello di scoprire la loro missione, il loro posto nel mondo, il loro talento ed aiutarli a realizzarlo.
Dovesse essere anche controcorrente.
Quindi non escludo nulla e cerco di rimanere vigile.