Prima di dormire nella penombra dove si ragiona meglio, gli ho chiesto, come vorresti la scuola?

Le sue risposte sono state:
“Mi piacerebbe che non dividessero gli amici perché chiacchierano , perché se uno è felice impara meglio.
Vorrei che insegnassero lasciando sbagliare.
Dovrebbero dare una seconda possibilità e non subito una nota.
Vorrei che ridessero e scherzassero un po’ anche se certi professori già lo fanno.
Dovrebbero avere pazienza quando uno non capisce e spiegare un’altra volta.
Le verifiche dovrebbero esser fatte come se fossero un divertimento.
Dovrebbero far fare qualcosa di creativo come disegnare perché stimola la fantasia.”

E io che mi aspettavo risposte tipo: meno giorni di scuola, intervalli più lunghi e sparizione dei compiti….

Cari Dirigenti, Professori, Educatori, Insegnanti è ora di smetterla di trattare gli studenti come stampini…

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