Stanotte dormivo profondamente nel letto matrimoniale. Nel letto a fianco mio figlio, nel letto in fondo mia figlia. La tapparella era con tutti i buchini aperti per far passare aria. Nel profondo della notte ho sentito un’onda che attraversava il letto, così profonda da svegliarmi di scatto e farmi connettere in pochi attimi con la realtà: “Dove sono, cos’è stato?” e sentire una sensazione orrenda come se sotto alla schiena mi fosse passato l’inferno nero. Ma non sono quel genere di persone che reagisce e sono riuscita solo ad accendere la lucina per guardare il lampadario che, ahimè, oscillava da una parte all’altra. I bimbi dormivano tranquilli. Così mi sono alzata per guardarmi intorno e ho incrociato mio padre nell’ingresso che credeva ci fosse stato un forte vento. Poi di nuovo a letto con le braccia stese e lo sguardo fisso appeso a questo filo così sottile che stava dondolando…Ma che cos’avrei fatto in una situazione d’emergenza? Sarei riuscira a reagire? Da dove sarei uscita? Ma soprattutto come si fa a rimanere in equilibrio quando succedono queste cose?