Ieri sono uscita per fare una camminata. Quando ero già sulla soglia, Zucchetta ha deciso di accompagnarmi ed io ho tenuto stretta la gioia perché le avrebbe potuto far cambiare idea.

Infatti in questo periodo le reazioni sono fondamentali.
Così ci siamo incamminate per il paese con il nostro passo deciso.

All’inizio non parlavamo granché ma non era indispensabile.

Già la sua vicinanza parlava da sé.


Perché sono talmente abituata a certi atteggiamenti da dimenticare, temporaneamente, che può avere ancora voglia di stare con me.

Ma più si sommavano i passi e più si accavallavano le parole.

Era un fiume in piena ed io ascoltavo attenta ogni particolare, ne facevo scorta per il prossimo digiuno.

Sto imparando ad aspettarla.