Stamattina appena scesa di casa ho incontrato un vicino.
Ci siamo salutati e ho notato che aveva in mano l’ombrello.
Mi ha fatto notare che le previsioni avevano dato pioggia.
Ho guardato il cielo e mi sono resa conto di quanto fosse grigio.
Non potevo tornare in casa, sennò avrei fatto tardi.
Mi sono data della stupida, visto che ieri sera avevo pensato proprio a tutto per la nuova giornata lavorativa, proprio per non cadere nel contrattempo.
Così da radiosa come ero, sono diventata grigia come il cielo.
Avevo un paio di chilometri da camminare e tutto il tempo ero preoccupata di bagnarmi. Ho pensato ai capelli, al trucco, a quell’umidiccio addosso insopportabile, magari mescolato al sudore. Poi la borsa con il portatile, il cellulare, il pranzo. Tutto bagnato.
Che brutto inizio di giornata!
Quindi tra una nuvola e l’altra sono arrivata a destinazione asciutta e salva.
Poco fa, uscendo a bere un caffè, ho gradito il sole tiepido ancora in giro, ho guardato il cielo e mi sono accorta che poi alla fine non ha piovuto.
E mi sono accorta che poi alla fine spesso mi rovino l’umore per cose che neanche accadono…