
Juta, lana, zip, perline in legno e fantasia…
Juta, lana, zip, perline in legno e fantasia…
Oggi pomeriggio tra una lavatrice e un colpo di straccio, ho improvvisato un set fotografico per “le Sprecise”. Con il solito telo di lino bianco che mi accompagna nelle varie forme di arte, ho creato lo sfondo, sul tavolo della terrazza. Eccole qui.
Sabato mattina mi sono alzata presto per andare al mercato di Fano a vendere “le sprecise”, le mie invenzioni in juta.
Ho lasciato casa nel silenzio e guidato per le strade libere. Dal parcheggio alla strada del mercato c’era parecchia strada ma mi sono fatta coraggio dicendomi che camminare fa bene. Giravo con il mio standino in legno sotto il braccio che ingombrava parecchio e nell’altro Continua a leggere
Oggi ho finito il modello “Gec” in juta con i manici tondi e tante tante cuciture colorate.
Ho provato a realizzare un modello in juta tridimensionale, cucendo dei punti lateralmente. Le bretelle sono in juta per una maggior resistenza.
Quindi ho fabbricato questo modello “Dulce” intrecciando fili gialli e verdi tra la spiaggia e il giardino di mamma e papà. La bretella al’uncinetto è regolabile grazie alle perline di legno.
Un lavoro di mani e fantasia che mi fa stare bene.
Ho preso tre fili nelle gradazioni del viola, che tanto piace a mamma. Ne ho creato uno unico per dare un effetto “violato“. Poi ho cuciti tanti punti e persino una scritta con un gioco di parole: “GENIAL” che in realtà prende spunto dal soprannome di mio madre: Geny. La “elle” finale è appositamente sfilacciata per dare più movimento alla lettera.
Mentre cucivo gli ultimi punti, in spiaggia, un bimbo chiacchierone mi parlava di pesci incredibili e dinosauri senza quasi prendere fiato. Poi continuava a dirmi che le mie borse erano bellissime perché sono tutte colorate e con le scritte. Una vicina d’ombrellone, incuriosita da tutto quel mio cucire è venuta a guardare e mi ha proposto di venderle ad un mercatino….
Che dire, mi ha assalita la frenesia da creazione e senza problemi continuo a cucire e a sfornare borse. Il nome del modello fa parte di una stampa sulla juta. E le persone intorno mi dicono di venderle e un po’ mi fa piacere un po’ rabbia. Piacere perchè piacciono, rabbia perchè non si può finalizzare sempre tutto al denaro. L’arte non ha catene.
Piaceva a mia mamma ed è diventata sua.