Alle 7.40 ritrovo davanti all’Antoniano per il viaggio a Roma (Pomezia) allo Zoomarine. No, non sto parlando del Piccolo Coro o meglio, non quello di oggi ma dei “Vecchioni di Mariele“. Ognuno sbuca con la sua divisa distesa nella custodia tranne le sorelle Boriani che con i loro metodi del sapersi arrangiare potrebbero tenere dei corsi. Io sono tranquilla e allegra anche se man mano che arrivavano i coristi mi preoccupo sempre più del pullman fantasma. Sono io che ho preso accordi con l’autista e mentre provo a chiamarlo cerco di non farmi sopraffare dalla mia fervida immaginazione. “Non ci siamo capiti, ha sbagliato giorno, orario, ci tira un bidone e…” BASTAAAA STAI ZITTA”. Il cellulare dell’autista è libero ma non risponde. Guardo l’orologio. Saremmo dovuti partire alle 8 e ora che carichiamo il pullman e ci sistemiamo…partiamo già in ritardo…Così chiamo il referente che poveretto stava dormendo nella sua bella domenica mattina!mentre i Vecchioni iniziano a fare domande…ecco che finalmente sbuca il pullman blu scintillante con sopra già dei coristi, caricati pochi metri prima. Fiuuuu…
Quindi il signor Rosario, l’autista, ripone tutte le custodie delle divise, stese nel baule e poco dopo partiamo.

“Cos’è questa puzza di fumo?” sentenzia Luciana, la direttrice del coro, che non si accorge che l’autista ha appena spento la sua sigaretta…Dopodiché, recita le preghiere, poi inizia un bel discorso d’incoraggiamento. Parte dalle “antichità” che sono le coriste più vecchie per poi passare a quella più giovane che ha fatto grandi miglioramenti, considerando che non conosceva praticamente nessuno, infatti le varie appartenenze al Piccolo coro risalgono dagli anni ’60 agli anni ’90. Fa presente a tutti che sarà bello fare emergere i talenti di ognuno e Paolo prende la palla al balzo, dedicando una poesia, un inno, un pensiero, non ho ben capito, al coro. Io scatto subito sulla poltrona, ricordandogli che noi  “rappresentiamo la storia” quindi non dobbiamo uscire dal nostro contesto. Ma tanto lo so che passo per la solita bacchettona quando in realtà voglio solo preservare questo piccolo miracolo che è il nostro coro. Tutti applaudono e Massimo è già pronto per musicarlo…
Dopodiché ridistribuiamo i distintivi per chi è rimasto senza, accantonandone una piccola scorta per i futuri coristi.
L’ironia di Luciana rallegra l’intera ciurma per poi passare alla ripetizione delle parole

e al ripasso generale del concerto, con le basi musicali che sullo stereo del pullman, girano a caso.

Siamo abbastanza convincenti, considerando che al terzo brano alcuni coristi si sono già addormentati…

A metà mattinata sosta all’autogrill con una pausa infinita di 45 minuti…fila ai bagni, colazione, schifezze per i bambini…
E tornati in viaggio,  l’adrenalina sale alta quando Luciana ci gira un video con la quantità di pubblico che ci aspetta al parco Zoomarine facendo riemergere i dubbi…”Ma piaceremo? Cosa ci stiamo a dire noi allo Zoomarine? Ma siamo sicuri? Ci tireranno i pomodori…”
Intanto le ore scivolano veloci, la strada è libera per la maggior parte del viaggio, il sole è alto nel cielo e lo spirito allegro e scoppiettante nei cuori (almeno nel mio…!)