Abbiamo appena finito di vedere chi sarà l’animatore del nostro concerto: Amato Scarpellino  che incita il pubblico scatenato…siamo terrorizzati…

Ma eccoci finalmente all’ingresso dello Zoomarine dove spunta una mega insegna colorata. Tutti accaldati recuperiamo le varie borse e custodie mentre chiamo Irene, la dolce Irene con cui ho preso accordi telefonici per giorni. Non ho tenuto la conta della quantità di liste modificate tra coristi ed extra che si aggiungevano e toglievano ad intermittenza.
Nel frattempo arriva il responsabile del parco di cui avevo sentito parlare sul pullman come il sosia di Tom Cruise, nonché cugino delle sorelle Boriani. Ecco svelato il mistero del nostro invito! Perché sennò chi mai avrebbe potuto invitare in un posto così famoso il coro dei ” Vecchioni di Mariele?!”…non ci crediamo neanche noi! 
Poco dopo  spunta Irene con un grande sorriso e la sua solita gentilezza e all’ufficio informazioni recuperiamo tutti i pass necessari per l’ingresso: braccialetti e buoni pasto. Rispetto alla tabella di marcia siamo già in ritardo ma poco dopo capisco che i miei tempi si devono tarare al luogo e alla circostanza e non viceversa. Mano alla lista, con Irene e Luciana, depenniamo uno ad uno i presenti, distribuendo i braccialetti gialli. per un attimo penso al braccialetto della nascita e penso ridendo che siamo un po’ tutti figli di Mariele e dall’altra lo associo ai villaggi vacanze.
All’ingresso vediamo il palco che sembra avere un gradino troppo fragile per i nostri pesi…


Dopodiché appoggiamo tutte le nostre cose negli spogliatoi dei dipendenti e raggiungiamo il punto ristoro dove uniamo i tavolini, spostiamo sedie e ci sistemiamo per il pranzo. Nel frattempo ci raggiungono Giacomo e Lorenzo con le rispettive famiglie. Benissimo, ci siamo tutti. Finalmente pranziamo e subito dopo saliamo la scalinata che porta al delfinario dove una grande macchia d’azzurro rende tutto ancora più inverosimile. Irene ci istruisce sulla piccola anteprima del concerto che canteremo proprio davanti alla piscina mentre Lorenzo si trasforma nella Fata Turchina. Come per magia cambia la voce, la postura e sfoggia il suo magnifico vestito rosa, posando con i passanti incuriositi e regalando incantesimi mentre tutti noi Vecchioni siamo piegati dalle risate! Ma la Fatina e la Peppina (o meglio, Simonetta, l’interprete del Caffè della Peppina!) sono l’accoppiata meglio assortita…

E tra una risata e l’altra si sente dal microfono l’animatore che ci sta presentando mentre ricopriamo Irene con le nostre borse per poi raggiungere il corridoio davanti alla vasca.
La Fatina apre le danze e Luciana lo segue (o la segue?!) a ruota, insieme a tutti i Vecchioni. Parte la base musicale ed intoniamo “Il caffè della Peppina” mentre Lorenzo, col vestito rosa e le ciabatte, improvvisa un balletto da rompersi l’osso del collo. Ma come si fa a cantare ridendo?

Il pubblico partecipa tra battiti di mani e brevi cantatine, dopodiché noi Vecchioni raggiungiamo il palco del concerto per la prova generale. Ogni distanza da un posto all’altro ci fa impiegare un sacco di tempo che corre inesorabile.
“Daiiiiii, forzaaaaa, saliteeee” ci incita Luciana mentre saliamo i gradini del palco. Iniziano le prove e per me anche il piacere, visto che cantare ha enormi effetti benefici, mentre Irene ci ascolta stupita. Le “antichità” si riparano dal sol leone, si parlotta, c’è elettricità. Cerco d’interpretare le reazioni dei passanti che sembrano divertiti e tra me e me spero di non essere ridicola, soprattutto per Mariele.
Il tecnico audio si sistema con Luciana che ad ogni canzone gli fa segno di alzare o abbassare il volume mentre noi coristi cerchiamo di coordinarci con i microfoni e le posizioni.

 Finita la prova torniamo agli spogliatoi per indossare le divise ma nella fretta, alcune Vecchione restano chiuse dentro mentre Carla con la sua solita calma ironica, mi fa notare il cartello che c’era attaccato sulla porta…
Ma un’operatore del parco dall’accento spagnolo, risolve con una semplice tessera, salvando le donzelle. Finalmente arriva l’orario del concerto e saliamo sul palco per cantare il primo brano “Ciao amico”. L’animatore è frizzante, veloce e reattivo mentre ci presenta tra un brano e l’altro.
Luciana interviene, accompagnata da Lorenzo, quindi tutto cambia per la terza volta. Luciana spiega il significato del nostro nome

e inauguriamo tre nuove (storiche) canzoni: “Nannì”, dedicata alla regione, il “Medley folk”

e il “Medley Disney”.

Il pubblico è di poche persone dal vivo (scopro dopo, un’ESAGERAZIONE sul web!) ma partecipi e reattive, soprattutto nel finale quando il presentatore le coinvolge nell’esecuzione dei versi degli animali ” Nella vecchia fattoria”

e ancora una volta faccio un salto all’indietro. Ricordo con calore Mario Cobellini quando durante i concerti mescolava sempre noi bambini con quelli del pubblico, come per esempio quando improvvisava delle gare incredibili di “ruba bandiera”.

28A Mario Cobellini
Mario Cobellini – Luciana Boriani

Il concerto vola veloce, grazie anche agli intermezzi spiritosi del presentatore e stravolti ma soddisfatti torniamo agli spogliatoi per riprendere le nostre cose e cambiarci. Nello spiazzo del parco (di cui non ho visto praticamente niente…) consumiamo tranci di pizza per poi finire con il ballo nella schiuma che ricopre qualcuno degli accompagnatori (bambini scatenati!) e dopo i vari saluti allo staff, risaliamo sul nostro bel pullman fiammante capitanato da Rosario (che ci ha ripreso col cellulare, l’ho vistoooo!)
Il rientro a Bologna è la parte più faticosa, soprattutto i tre quarti d’ora di pausa obbligatoria (e a noi tutti incomprensibili) degli autisti, ma ormai non possiamo che abbandonarci alla stanchezza tra chiacchiere sottovoce e teste pesanti che crollano. L’arrivo è all’Antoniano e la notte inghiotte ognuno in una direzione diversa ma con la stessa dose di gioia (almeno credo…!)

VIDEO DIRETTA ZOOMARINE