Stamattina ho letto un trafiletto che mi ha fatto barcollare…
In aprile, a Roma, inaugurerà un asilo aperto 24 ore su 24.
Offrirà anche un servizio notturno diviso in fasce orarie, per bambini fino ai 6 anni.
Il servizio nasce per dare sostegno alle persone che lavorano di notte o che “semplicemente, per una sera dovessero o volessero assentarsi da casa per un momento di svago”.
Il progetto è stato reso possibile grazie ad un finanziamento per un bando di Innovazione Sociale.
Io non so da che parte cominciare perché sono indignata e spaventata da questa disumanizzazione.
Se i bambini verranno sempre più affidati ad altri, delegato il nostro dovere genitoriale, che individui saranno? Quale sarà la loro identità? Quali i loro punti di riferimento?
Questa è l’Innovazione Sociale? Ma che cos’è veramente l’Innovazione Sociale?
http://www.che-fare.com/vademecum/3-concetti-e-definizioni-sullinnovazione-sociale/
Io leggo che si dovrebbe trattare di miglioramento sociale…
Perché allora, non degli aiuti concreti alle famiglie per crescere i propri figli?
Perché tutte queste bugie per dare sempre più spazio al denaro? All’idea che si deve lavorare, solo lavorare per potersi permettere un asilo? Una vacanza? Un’auto nuova?
Come si può pensare di affidare i propri figli, anche solo per una notte a degli estranei?
Come si può essere così leggeri su tematiche così delicate?
Il tutto camuffato da innovazione.
Io non ci sto, questa è Regressione, anzi, Rovina.
Buonanotte Fiorellino…e buongiorno Rovina…
http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/roma/cronaca/2015/03/28/news/_buonanotte_fiorellino_primo_nido_serale_tutti_i_bimbi_a_nanna-110653726/?ref=fbpr
qui sono un pò più combattuto perchè se d’istinto mi schiero senza dubbio dalla tua parte, dopo qualche attimo il dubbio mi porta a pensare che in alcuni casi potrebbe essere anche qualcosa di utile… mi vien da pensare ad un paio di amici artisti che lavorano prevalentemente di sera e spesso con orari indecifrabili e imprevedibili (per altro per poter mantenere appunto la famiglia) che sarebbero felici di poter usufruire di un servizio così… ovviamente il costo dovrebbe essere alla portata di chi ha reali problemi e non di chi vuol togliersi sfizi personali e quindi la gestione della struttura dovrebbe essere di reale interesse “comunale”…. cosa che immagino non sarà….
dall’altro lato penso anche che l’utilizzo che possa venir fatto dalla gente sia un ulteriore delega di responsabilità e di demando di diritto e dovere per viziatini che seguono solo lo status symbol…
alla fine di tutto, come tante altre cose, non sono loro in se ad assumere o perdere valore ma l’utilizzo che il singolo individuo ne fa… non se ne esce…
È vero ma l’utilizzo spesso diventa abuso (…hai presente quando il tempo pieno era una cosa rara?!….)
si, nel paese dove vivo sono stato il primo (quelli della mia età intendo) a godere del servizio della scuola a tempo pieno… quindi penso di capire cosa intendi..
a me piacerebbe pensare che il servizio offerto sia di tipo comunale con regolare graduatoria (non “mafializzata”) e allora probabilmente la vedrei come cosa “utile ed innovativa”
Il discorso ‘tempo pieno’ l’ho affrontato più volte, e confermo di esserne contrario.
In pratica il genitore ‘fa pagare’ al figlio lo scotto del proprio orario di lavoro.
Kikkakonekka
Ho una amica, single con un figlio, che lavora a Londra come infermiera.
Da anni, quando lavora di notte e non avendo parenti (lei viene dal Camerun), si affida a questi asili-nido notturni.
Non avrebbe alternative.
Lei benedice questo asilo, perché altrimenti senza di esso lei dovrebbe lasciare il lavoro.
Secondo me è una buona idea, a patto che se ne faccia un buon uso, senza l’idea di ‘parcheggiare’ i figli.
Il suo bambino cena in asilo, dorme lì, e lei la mattina lei se lo va a prendere.
Kikkakonekka
Capisco bene questi casi ma non condivido che diventi la normalità.