Questa volta la Pasqua ha un valore più realistico perché se significa rinascita, prima allora si deve un po’ morire. E per farlo occorre anche sofferenza.
Per migliorarsi occorre guardarsi dentro, capire chi siamo e perché ci succedono certe cose.
Quali sono le cose che in fondo non ci piacciono ma che è faticoso cambiare.
Quali sono quelle che veramente ci piacciono e che si devono valorizzare.
Perché la vita è una, preziosa e veloce.
Non si può vivere galleggiando ma per salire sull’onda si deve anche rischiare di cadere sul fondo.