Stamattina ci siamo alzati presto per portare i bimbi a fare un giro che finora hanno visto quasi solo il teatro! Usciti dall’hotel, la portinaia ha indicato al taxista (sbagliando!) la nostra destinazione: il Fake Market, un piccolo centro commerciale di articoli tarocchi e souvenir. Ma comunicare è veramente complicato, così il taxista  si è fermato davanti ad un hotel dove ha utilizzato l’usciere come traduttore!

Quindi siamo riusciti a raggiungere la meta…E grazie ai piccoli prezzi abbiamo regalato ai bimbi varie cose: scarpe, orologi e altro saziandoci della loro contentezza! Zucchetta era divertita dalle contrattazioni.  

Poi di corsa all’hotel per poi raggiungere il teatro. Pranzo ai tavoli ormai familiari e celebrazione della messa, all’interno del teatro, con frate Caspoli.
E questo modo di riunirci spiritualmente mi è piaciuto perché non è importante il luogo ma il messaggio. Infatti proprio il Piccolo Coro ha saputo trasmettere con i suoi canti sacri, tanti messaggi cristiani.

Ricordo (del passato) con grande trasporto “La predica agli uccelli”, “Il cantico delle creature”, “Piangendo Francesco” e “Francesco e il lupo”. Ognuna parlava d’amore, diversità, perdono…
Poi nel pomeriggio c’è stata una prova mentre io e Zucco siamo usciti per un giretto.

Abbiamo preso la metro con l’intento di vedere un tempio ma non ci bastavano gli yen e non accettavano né dollari né euro così abbiamo gironzolato senza una meta. Tornati al teatro i bimbi avevano già cenato e si stavano mettendo la divisa.

Anche stasera lo staff del teatro SHCAT è riuscito a omaggiare dei biglietti ai genitori.

Così eccoci seduti pronti ad assistere all’ultimo concerto del coro. Questa volta mi sono focalizzata sulle scenografie, considerando la posizione laterale.

  
E hanno cantato molto bene, perfezionando anche le coreografie. Il pubblico sembrava più partecipe delle altre volte.

  
Il finale, ancora una volta, è stato emozionante, quando i bimbi, correndo, hanno fatto il giro della prima fila, battendo il cinque alle persone.

Dopodiché siamo andati nei camerini dove alcune bimbe hanno pianto perché quello era stato il loro ultimo concerto.

E chi più di me poteva capirle! Sentivo molto forte quella tristezza anche se del mio addio non ricordo nulla.
Ma quel pianto è degenerato e molti bimbi se lo attaccavano come uno sbadiglio. Probabilmente era una reazione allo stress accumulato nei giorni. Quindi nel camerino c’era una gran confusione documentata da telefonini e videocamere.

Applausi, lacrime, canti e abbracci stretti.

E poco dopo siamo tornati nel teatro dove lo staff aveva preparato due torte meravigliose come ringraziamento mentre noi genitori avevamo preparato per lo staff una composizione di fiori con un biglietto di ringraziamento.

Poi ad ogni bimbo è stato regalato un set del teatro compreso di borsa, calendario, libro del concerto, spilla, chiavetta usb con scatolina di metallo.

Quindi ci sono stati vari discorsi colmi di calore.

  

Poi abbiamo fatto la foto di gruppo, mangiato la torta e rotto le righe.
Lo staff cinese ha cantato “Tutti quanti abbiamo un angelo” con grande coinvolgimento.

Finalmente i bimbi ce l’hanno fatta a fare tutti e sei i concerti! ma la sorpresa più grande è stata l’accoglienza di queste persone, al di sopra di qualsiasi aspettativa!

Dopodiché sfiniti siamo tornati in hotel poi a dormire!