Oggi dopo giornate di maltempo e di grande noia, ho portato i bimbi in sala giochi.

In una quarantina di minuti, dopo aver attraversato una parte di spiaggia, una brutta strada curvosa e stretta, in compagnia della cara pioggerellina, siamo arrivati.

Appena varcato l’ingresso, Zucchetta si è accorta che avevano tolto gli elastici per saltare con il tappeto, quelli che le piacevano tanto.

Una volta all’interno, abbiamo notato molti cambiamenti.

Alcuni giochi non c’erano più, come quello che dovevi martellare gli squali sulla testa.

La prima cosa che hanno fatto è stata quella di precipitarsi a guardare i piccoli premi. Il loro primo ragionamento è stato: “cambiati i giochi, cambiati i premi…”

Così ho pensato bene di fotografare i loro giochi preferiti. Non si sa mai tolgano anche quelli. Almeno ne avremmo una traccia nel ricordo.

E’ triste vedere i posti che si svuotano, che cambiano, che peggiorano.

Ma i bimbi si sono divertiti lo stesso e verso la fine dei gettoni, hanno iniziato il gioco della ricerca sotto ai macchinari con scarso successo.

Erano pieni di gioia mentre correvano da un gioco all’altro e raccoglievano i biglietti dei premi.

Anch’io ero soddisfatta a vederli così.

Sono usciti che erano al settimo cielo perché erano riusciti a vincere due pennette per i loro videogiochi, adocchiate immediatamente.
Quella verde per Zucchetta e la rossa per Zucchetto.
E anche nella scelta del regalo mi hanno stupita piacevolmente perché hanno preferito quello con uno dei punteggi più bassi.

 

Io non voglio che i miei figli crescano con una visione del mondo negativa e faccio di tutto perché non accada.

Anche oggi in edicola, un signore si lamentava della crisi, del tempo, di questo e di quello.

Non mi piace che respirino l’aria di rassegnazione che aleggia in ogni luogo.

Non bisogna mettere la testa sotto alla sabbia ma nemmeno vivere sempre accompagnati da brutte notizie.

Come si può sperare che possano cambiare il mondo?