Il volo per Amsterdam è stato velocissimo, giusto il tempo di una merenda col formaggio!

La nostra famiglia era tutta nella stessa fila in un’allegria generale. Dal finestrino ho ammirato il panorama e l’ala dell’aereo, così imponente.

 

Arrivati ad Amsterdam siamo stati un paio d’ore in attesa del volo successivo. Una foto di gruppo e qualche giretto veloce.

 

Al pomeriggio ci siamo imbarcati sul volo Amsterdam – Shanghai su un aereo di due piani! Purtroppo eravamo tutti sparpagliati perchè da casa, non siamo riusciti a fare il check-in on line. Alla fine ero vicina solo a mio figlio. L’altra figlia era sola molte file più avanti ed il padre pure.

Il volo è durato 10 ore quindi è stato lungo, lunghissimo ma l’aria condizionata (che era il mio più grande timore…) non era forte!

Zucchetto è stato un angelo, lasciandomi stupita. Abbiamo cenato e fatto colazione, guardato dei films dal monitor nel sedile!

Fatto tanti compiti e sonnecchiato.

In questi frangenti mi accorgo di quanto sia comodo essere piccoli di corporatura , visto che i posti in aereo sono alquanto ridotti!

Durante l’atterraggio ho visto una distesa di campi e fiumiciattoli.

Arrivati all’aeroporto siamo stati accolti con grande calore da alcune ragazze cinesi che ci hanno regalato fiori e tanti sorrisi.

Poi con il pullman abbiamo raggiunto l’hotel e durante il tragitto ci siamo immersi nel paesaggio di periferia. Prima piccole case di campagna poi grandi palazzi fitti e alti. Infine eccoci al mastodontico Intercontinental Shanghai Expo Hotel. Un atrio immenso con un soffitto altissimo, moquette e lampadari pazzeschi.

Dopo la fila per la camera ci hanno distribuito i pass per il teatro in un kit composto da cartoline e spille colorate.

Arrivati in una bellissima camera abbiamo appoggiato le valigie e poco dopo siamo scesi per il pranzo ed una piccola riunione con i dettagli organizzativi. In due tapper, una porzione di pasta ed una di carne purè ed insalata.

Eravamo tutti stralunati ma abbiamo retto alla stanchezza e fatto un giro con altre due famiglie.

L’avventura ha avuto inizio già dal taxi. Perché anche con l’indirizzo alla mano non è detto che il taxista conosca la strada o che sappia leggere l’indirizzo! I taxi all’interno hanno una specie di protezione in plexiglass ed il monitor nel sedile per la gioia dei bambini!

 Ma siamo riusciti e stanchi morti abbiamo raggiunto il Bund, un fiume enorme con un panorama inverosimile.

Ed i palazzi circostanti erano tutti illuminati. Ha iniziato a tirare un vento gelido che ci ha svegliato ben bene. I bambini erano vispi e fortunatamente siamo riusciti a non farli dormire per abituarsi all’ora locale.

Dopodiché abbiamo raggiunto Nanjiing Rd una strada piena di negozi dove si girava tranquilli. Ogni tanto c’erano dei droni che volavano ai semafori e tanti motorini elettrici che sfrecciavano da tutte le parti! E l’atmosfera era frizzante e gioiosa,

  

 

  


finalmente mi sentivo in vacanza!
Siamo entrati in qua e in là e fatto merenda con dei ravioli al vapore da asporto strepitosi!

Poi siamo tornati alla ricerca del taxi dopo vari tentativi con la mappa dell’hotel in vista.

Alla sera c’è stata una cena di benvenuto con il personale del teatro. Grandi tavoli tondi in un salone pieno di palloncini.


Sono seguiti vari discorsi del personale, della direttrice Sabrina Simoni ed il direttore frate Caspoli. E i bimbi del coro hanno cantato a cappella una canzone cinese: “Un insetto che vola”. Era la prima volta che la sentivo e mi è piaciuta tantissimo!
Ringraziamenti e grande gioia in questa esperienza umana e musicale così importante. Poi è seguita una ricca cena a buffet.

Verso le 23 abbiamo spento la luce distrutti e pronti a ricaricare le pile!