Siamo scesi dalla macchina e Zucchetto aveva in mano il suo quadernone azzurro a spirale, quello dei disegni.
Così gli ho detto che se entra in classe con quello, le maestre crederanno che il disegno è la sua priorità.
Lui mi ha risposto che tanto le insegnanti arrivano dopo, perché bevono il caffè.
Così, nel breve tragitto dall’auto a scuola, gli ho chiesto se quando sarà grande, berremo il caffè insieme. Lui mi ha detto che, certo, lo berremo e lo faremo “con le sue monete”.
Perché lui farà l’ingegnere, lo storico e l’artista.
Ma qualsiasi sarà la sua scelta, mi è piaciuto il suo pensiero generoso.
E se continuerà ad essere ricco nei sentimenti, posso sentirmi soddisfatta.
nooooo l’ingegnere nooooo :))) scherzo ovviamente….
sai cosa ho notato guardando il disegno….
che la sua scrittura è così “piccola” mentre il suo tratto è così “grande”…
c’è una differenza enorme tra quando scrive e quando disegna…
e non credo che ci sia niente di male se il disegno in questa fase per lui rappresenta una priorità, la priorità non esclude il resto, si classifica solo ad un grado diverso, non pensi??
mi colpisce molto questa cosa perchè è bambino quando scrive ma è senza tempo quando disegna, supera i confini della sua età.. è, secondo la mia sensazione e la mia empatia, qualcosa che ha dentro che viene dal profondo, forse dal passato, forse da un luogo lontano lontano che noi umani non vedremmo mai… ma io credo non si debba inquinare (e sono stra certo che tu non lo farai mai, per sua fortuna) questa cosa…
è il succo della nostra storia, della sua esistenza.. e un motivo c’è sicuramente… spero che la vita non lo porti mai lontano da questo..
Spesso mi fai notare delle cose bellissime! Grazie di cuore
…è speciale! L’ho sempre pensato!
Beh, se farà l’ingegnere lo storico e l’artista penso che avrà le monete sufficienti per offrirti il caffè.
Anche un mokaccino.
Ciao
😉