Siamo scesi dalla macchina e Zucchetto aveva in mano il suo quadernone azzurro a spirale, quello dei disegni.
Così gli ho detto che se entra in classe con quello, le maestre crederanno che il disegno è la sua priorità.
Lui mi ha risposto che tanto le insegnanti arrivano dopo, perché bevono il caffè.

Così, nel breve tragitto dall’auto a scuola, gli ho chiesto se quando sarà grande, berremo il caffè insieme. Lui mi ha detto che, certo, lo berremo e lo faremo “con le sue monete”.

Perché lui farà l’ingegnere, lo storico e l’artista.

Ma qualsiasi sarà la sua scelta, mi è piaciuto il suo pensiero generoso.

E se continuerà ad essere ricco nei sentimenti, posso sentirmi soddisfatta.