SOLA IN MEZZO AL MERCATO
In certi momenti mi prende l’angoscia.
E l’angoscia nasce dallo smarrimento, dalla mancanza di punti di riferimento.
Mi fermo, chiedendomi se tutte le mie fatiche, i miei modi di pensare, di costruire e distruggere,di cercare e cambiare, abbiano un senso.
Da una parte ci sono le mie convinzioni e dall’altra, una società che rema contro.
Forse è proprio questa la vera fatica dei genitori di quest’epoca: la diversità tra i nostri insegnamenti ed i messaggi del mondo esterno, soggiogato dal “mercato”.
Ogni cosa deve avere come scopo finale il guadagno. Quindi, anche le passioni, gli sport o le abilità in genere, devono essere monetizzate.
Le persone stesse, valgono a seconda di quanto guadagnano.
La mia angoscia non dipende da ciò che i miei figli faranno “da grandi” (la mia unica ambizione è l’onestà) ma da questo modo di pensare ed agire.
Come non capirti…sembra quasi che l’accontentarsi, il tentare di essere qualcuno anziché essere in funzione di ciò che si fa sia un male, un difetto.
Essere qualcuno è un viaggio faticoso…