Stamattina blateravo con Zucco.
Ho iniziato uno dei miei monologhi nel nostro viaggio al lavoro in macchina; ho proseguito in piazza Maggiore;
poi in Via Indipendenza, in un bar a bere un caffè, al prelievo bancomat, nel negozio di dischi.
Stravolto dalle due della sera precedente, lui mi ascoltava inerme.
Poi si è fermato e mi ha abbracciata.
Spesso i suoi messaggi “non verbali” parlano più di mille parole.

 

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