Quando gli zucchetti fanno i compiti, gli concedo una “Big babol”.
Quel cubo rosa, racchiude molti piccoli e lontani ricordi.

Il suo profumo forte, intenso e dolce mi ricorda i pomeriggi ai giardini Fava. Quei giardini circondati dal muretto di mattoni rossi.
Non so, avrò avuto otto anni, quando ci andavo con mia sorella.
Lei aveva un’amica ed il suo primo fidanzatino. Io ero cotta per un biondino dai capelli a caschetto e la faccia da schiaffi.
Ero la più piccola, un intralcio per tutti, la sorellina in mezzo alle scatole. A me non piaceva sentirmi così ma al tempo stesso godevo della compagnia di bambinetti più grandi di me di un sei anni.
Ricordo gli infiniti giri sull’altalena, un caldo infernale che usciva dall’asfalto ed i cespugli dove i ragazzini si nascondevano per baciarsi.
Poi le fantastiche Big babol, così enormi nella mia piccola bocca, alternate alle bustine di chewingum che frizzavano in bocca.

Tutto ciò in un piccolo cubo rosa.

 

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