Più tardi io e Zucchetta siamo andate in biblioteca per assistere ad un piccolo concerto di chitarra e mandolini.
Proprio oggi “la ragazza della chitarra della domenica”esordiva.
L’altro giorno davanti a scuola, sua mamma mi aveva invitato, con mio grande piacere.
È stata contenta di vedermi e l’ho incoraggiata come meglio potevo.
Mi ha rivelato di essere emozionata e un po’ lo ero anch’io mettendomi nei suoi panni.
Dopo le presentazioni, seduta in posizione, prima dell’esecuzione ha fatto un grande sospiro e lì dentro c’erano tante cose.
Forse tutte le sue ore di studio, sacrificio, tutta la sua paura di sbagliare e di deludere.
Un sospiro di sospensione poi si è lasciata trasportare dalla musica.
Le note hanno accarezzato la pelle facendola rabbrividire.
Ha suonato tre pezzi con grande bravura.
Zucchetta si è defilata appena ha visto un suo compagno di classe.
Ancora una volta c’era la famigliola con bimbe piccole moleste.
La madre è convinta faccia bene alle bambine ascoltare questi piccoli concerti, a scapito di tutto il pubblico in cerca di magia e concentrazione.
Io credo che ogni cosa abbia un’età.
Poi ha suonato un’orchestra di mandolini formata da una quindicina di persone.
Mi ha stupita positivamente notare che la maggior parte superava la settantina. Ciò ha confermato la mia idea che l’arte mantenga giovani i cervelli.
Era bello vedere donne anziane con messa in piega e tacchetti neri, uomini anziani in giacca e scarpe lucide. L’eleganza ammorbidisce i segni dell’invecchiamento.
Hanno eseguito un repertorio vasto e piacevole.
Questi piccoli concerti mi piacciono ed arricchiscono gli stati d’animo.
Per Mamma:
https://www.dropbox.com/s/l77hfr74unagtl9/Mandolini.mp3?m