Stamattina ho avuto la brillante idea di partecipare alla messa in compagnia del mio energico settenne.
Non stava fermo un attimo, parlava in continuazione con il suo ex compagnetto della materna e non seguiva. Quei due insieme sembrano il gatto e la volpe.
Io non riuscivo ad arrabbiarmi più di tanto e probabilmente lui lo percepiva.
La messa come imposizione mi sembra una cosa sbagliata.
Mi scoccia più che altro disturbare le persone interessate.
Il bello è che quando il Don pone delle domande ai bambini, lui partecipa spesso e con risposte sensate.
Stamattina la catechista gli ha fatto portare all’altare il vino, insieme al compagnetto e ad un’altra.
Tornato al suo posto, rideva come un matto per averlo assaggiato, sempre in combutta con l’altro.
Io con gli occhi sbarrati non potevo restare seria…
Mi piace il suo coraggio inzuppato di vino e simpatia.

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