C’era una volta, una bambina di 4 anni che non voleva andare all’asilo.
In cucina, con il broncio, ascoltava la mamma che le spiegava quello che sarebbe successo se non ci fosse andata ….


Un uccellino, svolazzando nei dintorni della casa, aveva sentito che la bambina Dolce non voleva andare all’asilo. Molto, molto preoccupato era corso dai suoi amici uccellini dell’asilo che a loro volta l’avevano riferito ai rami degli alberi che a loro volta l’avevano riferito alle loro amiche sedie di legno della sua classe.
Infine la notizia era giunta al Grande Tavolo della Maestra che molto arrabbiato aveva deciso di uscire dall’aula; camminando goffamente, tutte le sedie, i tavolini ed i Grandi Tavoli delle Maestre delle aule l’avevano seguito creando una lunga fila nel corridoio.
Suor Teresina, di passaggio si era messa a brontolare chiedendo cosa fosse tutta quella confusione.
Il Grande Tavolo le aveva risposto che erano tutti in sciopero perchè la Bimba Dolce non sarebbe andata all’asilo. La triste notizia si era diffusa con grande velocità e dalla cucina, anche forchette, coltelli, piatti e bicchieri erano usciti dai loro cassetti per unirsi allo sciopero.
I pennarelli, le gomme e le matite non potevano essere da meno e volando anch’essi in giro per l’asilo, sfioravano impazziti le teste degli alunni e giurarono di non lavorare più senza la Bimba Dolce.
Le forbici furono le più pericolose e a quel punto tutti i bambini furono radunati nel salone ormai vuoto da qualsiasi oggetto.
Tutti insieme sbatterono i loro piccoli pugni sui vetri cantilenando: “VOGLIAMO L A BIMBA DOLCE, VOGLIAMO LA BIMBA DOLCE”.
Disperata Suor Teresina corse in direzione ad avvisare Suor Veronica che prese la situazione in pugno.
Cercó di calmare la folla di bambini e la folla di oggetti radunati in giardino, dicendo che avrebbe telefonato alla mamma della Bimba Dolce e così fu.
Intanto, nella cucina della Bimba Dolce proseguiva la colazione con latte e broncio quando il silenzio fu rotto da una telefonata.
“Pronto?”rispose la mamma della Bimba Dolce,
“Pronto? Buongiorno sono Suor Veronica le devo parlare. ”
“Certo, mi dica, la sento agitata, cosa succede?”rispose la mamma,
“Qui all’asilo é successo un guaio: tutti i bambini stanno urlando e la scuola si è svuotata.
Sono tutti nel giardino che dicono di non voler rientrare finchè non torna la Bimba Dolce! Mi scusi ma non so come calmarli, pensa che tornerà a scuola?”disse Suor Veronica,
“Un attimo che le parlo”, rispose la mamma.
Dopo qualche minuto di attesa, la mamma tornó al telefono e disse: “Suor Veronica non si preoccupi, stiamo arrivando!”
La Bimba Dolce aveva capito che all’asilo erano in tanti ad aspettarla, che un semplice broncio poteva essere cancellato da tante braccia aperte che volevano abbracciarla.
Nel giardino, Suor Veronica annunció che la Bimba Dolce sarebbe tornata.
Dopo pochi minuti l’uccellino messaggero confermó la notizia e appena la macchina della mamma della Bimba Dolce svoltó nel giardino, tutti urlarono di gioia e la giornata inizió.