Da oggi in famiglia si è aggiunto un elemento: Pepe, un batuffolo peloso che fa miao. L’abbiamo trovato stamattina, tornando dalla spiaggia, in una specie di giardino abbandonato adibito a gattile. In genere ci fermiamo per scambiare qualche coccola con i randagi di passaggio.
Mia figlia ha sentito miagolare e da sotto il cancello abbiamo trovato questa pallina di pelo bianco e nero. L’abbiamo raccolto e cercato la sua mamma ma l’unico gatto incontrato se n’è andato. Ogni volta che lo appoggiavamo tornava da noi. Dopo qualche tentativo,con il cuore in mano, abbiamo deciso di rimetterlo dove trovato, confidando nell’arrivo della sua mamma. Poco dopo, avviandoci a casa, in lontananza abbiamo visto un ragazzo che lo rimetteva sotto il cancello, quindi il gattino era scappato e stava rischiando di essere investito. A quel punto ho deciso di riprenderlo e portarlo a casa dei miei almeno per un po’. I bimbi saltavano di gioia. Sapevo che mio padre, nonostante il giardino, non l’avrebbe voluto ma almeno per un po’ potevamo provare ad accudirlo. Quindi abbiamo provato a dargli del latte e un po’ d’acqua, inutilmente, ma almeno ha smesso di miagolare. Mio papà ha preso una cesta con dei canovacci e il micino si è addormentato. Quando è giunta l’ora di tornare in spiaggia, dopo molteplici opere di convincimento a mio marito, l’ho posto ad un bivio: o andiamo dal veterinario o lo riportiamo dove l’abbiamo trovato, aspettando i volontari che si occupano del gattile. Così ha deciso e siamo andati dal veterinario ( difficile 3 a 1). Ha un cuore grande come una casa e la contentezza di tutti si poteva quasi toccare! Una Dottoressa molto gentile ha spedito subito mio marito a comprare del latte in polvere per gatti neonati. Qui, ho iniziato a deglutire sentendo un peso di responsabilità pesante. Gli ha provato la febbre, niente, visitato orecchie e occhi, niente. Le pulci abbondavano e nel “primo carrellino della spesa” abbiamo aggiunto lo spray per pulci. Gli ha fatto una flebo poiché disidratato e il panico è aumentato …mi ha riempito d’istruzioni che cercavo di memorizzare senza bruciarne dei frammenti con l’adrenalina che mi scorreva ovunque. Pepe ha si e no 20 giorni e dovremo accudirlo come un neonato con poppate, stimolazione per i bisogni e tante coccole. Tra 10 giorni inizieremo lo svezzamento! Sarà fuori pericolo verso i 2 mesi di vita… Sono ancora frastornata ma penso che le grandi scelte richiedano anche un pizzico di pazzia!.
Allora? Come sta Pepe? Si è abiutato alla vita cittadina?