É proprio vero quando dicono che le passioni ti fanno svegliare un’ora prima, aggiungerei che agitano anche il sonno, quando vorresti svegliarti fresco come una rosa. É ciò che mi succede tutte le volte che organizzo un concerto col coro, vivendo l’attesa con grande agitazione. Le mie liste si sprecano, anche se ormai dopo svariate esperienze dovrei procedere senza esitazioni ma proprio questa concitazione denota il mio coinvolgimento. Che si svolga in una piccola circostanza, così come in una più importante, nulla dev’essere lasciato al caso e la cura dei preparativi é importante almeno quanto l’evento stesso. Quindi fino al giorno prima ritocco il copione, controllo i montaggi video, aggiorno la scaletta per la SIAE, invento brevi promozioni e mando inviti alle persone più disparate. Ogni volta vivo la realizzazione di un concerto come se dovesse essere l’ultimo. Stasera andremo in un Teatrino a Galeazza, un piccolo comune tra Crevalcore e Cento e appena finito di lavorare, mi ci capulteró per sistemare gli ultimi dettagli, quelli più importanti: la sistemazione del praticabile, il collegamento dei video allo schermo e i microfoni (con il supporto di mio marito). Fino a che tutto non sarà testato non saró a bolla perché gli inconvenienti possono sempre presentarsi. Ogni volta cambiano le adesioni dei coristi a seconda dei vari impegni familiari e lavorativi e ogni disdetta é fonte di dispiacere così come ogni aggiunta, di felicità. Ripongo molte energie e nutro grandi aspettative per cercare di costruire qualcosa che emozioni, che accresca la conoscenza storica del nostro coro e della cara Mariele di cui spero sempre di portare alto il nome. Per me queste occasioni diventano un modo per mettere in atto le mie capacità e soprattutto per migliorare sempre i nostri spettacoli. Sono in molti a dirmi di spendermi meno anche perché questo comporta un atteggiamento pretenzioso spesso incompreso ma tutto questo fare mi piace, mi fa sentire utile e mi da grande soddisfazione. Mi rendo conto che ogni corista la viva in modo diverso ed é inevitabile che si creino incomprensioni e a volte malumori. Qualcuno lo definisce addirittura un sacrificio ma per me non è così, anzi, mi ricorda come ci é stato insegnato da ex coristi, che le cose belle non sono mai facili.

