Prendete la favola di Perrault e dimenticatela, almeno in parte, nella narrazione di Cappuccetto Rosso, riadattata in ‘Fiabesca”, lo spettacolo itinerante di Paolo Maria Veronica e Roberto Malandrino. Dopo aver indossato scarpe comode, spruzzatevi una buona dose di spray antizanzare e addentratevi negli orti della Casa del Gufo a San Lazzaro (Bo), per diventare parte attiva di una fiaba sconfusionata. Troverete personaggi fiabeschi che si accavallano e sparpagliano a sorpresa. Io ci sono entrata e ho scoperto la strabiliante madre di Cappuccetto Rosso (Chiara Sani) che illuminava il prato con pailettes, punti luce appesi al collo e un umorismo esuberante. Ho puntellato sul prato il seggiolino datomi all’ingresso, che sostituiva la poltrona in un teatro a cielo aperto mentre la Cosa Rossa – Cappuccetto – (Paolo Maria Veronica) biascicava battute in calze fucsia, con un linguaggio moderno bislacco. Il caro Geppetto (Maurizio Grano) ha fatto breccia nel mio cuore col suo Pinocchietto di pezza mentre il Genio della lattina (André Morell) elargiva buoni desiderio, gonfio d’aria… Ho intravisto anche Mary Poppins col suo stile vintage e la perfida Crudelia De Mon, (Raffaella Silva, Alice Casellato) “la principa” azzurra, il Bianconiglio e Baloo gonfiabile mentre seguivo il folto gruppo di spettatori da un prato all’altro. Eraldo Turra (mitico personaggio dei Fratelli Ruggeri) cercava di tenere le fila della storia, narrando e cantando mentre Roberto Malandrino elargiva perle teatrali storpiate con la sua classe inconfondibile.

Il finale a sorpresa aderisce perfettamente al testo di Perrault con le sue raccomandazioni così come lo stile dello spettacolo dalla vena grottesca e ironica.

Al termine non poteva mancare uno scatto con la protagonista indiscussa (che chiedeva 150 eurini a foto) né tantomeno con Malandrino, mentre contenevo la tentazione di una domanda. Quale sarà il segreto dell’alchimia tra lui e Paolo Maria Veronica legati da trent’anni con la loro contagiosa follia?