La ragazza nei camerini continuava ad urlare e a ripetere che eravamo peggio dei bambini ma non si rendeva conto che se eravamo lì era proprio per quel motivo…nessuno di noi è adulto quando siamo il coro dei “Vecchioni di Mariele”…
Ed è stato un giorno sospeso dalla realtà, appeso ad una nuvola mentre Mago Zurlì si metteva i brillantini nei capelli e la signorina Mariele ci passava vicino…e cantare è stato difficile, faticoso e pesante con tutte quelle emozioni addosso…
Al termine del CIAK il regista ha sussurrato:”me la ricordavo tutta!”, tornando Vecchione insieme a noi…