Scelgo di pranzare con due pizzette di Altero per risparmiare tempo e trascorrere la pausa in biblioteca alla Sala Borsa. Questa volta ho lo zaino, che è comodo e capiente per contenere oltre al PC, anche un paio di scarpe di ricambio e l’ombrello pieghevole con le fragole e un’assicella rotta. Sfulmino il pasto e ho tutto il tempo da dedicare alle mie ricerche. Entro nella biblioteca e scorgo la sala sulla sinistra, ancora chiusa per lavori, così salgo con la breve scala mobile al primo piano per cercare un tavolo dove collegare il PC.
Primo tavolo, pieno.
Secondo, occupato.
Terzo, niente da fare.
Sala interna, murata.
Intanto il mio tempo passa mentre  continuo a girare in cerca di un posto libero. Ma ai tavoli non ci sono persone ma un quaderno, un libro, una giacca …e sono di più i posti occupati da gli oggetti che dalla gente…
Non mi piace questo modo di gestire gli spazi comuni e ogni volta mi tocca andare al bar del piano terra, consumare un caffè e piazzarmi lì, a patto  che la batteria sia carica.