Stanotte nel bosco di una casa in un posto incredibile, abbiamo fatto un falò per bruciare il vecchione di Capodanno. Era un fantoccio dell’altezza di mio figlio che ho cucito la notte precedente con alcuni suoi vestiti diventati piccoli. Non sapevo da che parte cominciare e dopo i primi punti ho preso coraggio inventando la testa con uno straccio.
Alla mattina di capodanno mio figlio ha giocato col fantoccio improvvisando balletti, salti e capriole, al pomeriggio l’ha steso sul divano a riposare e alla sera ha viaggiato in macchina di fianco a noi, allacciato con la cintura.
Pochi minuti prima della mezzanotte, l’abbiamo portato nel bosco anche se mio figlio non lo voleva bruciare…
Faceva impressione vedere la sagoma del pupazzo appoggiato in mezzo ai rami, che ardeva tra le fiamme giallo oro. Ma alla fine quando le fiamme sono diventate cenere la forma è diventata di un grande cuore, acceso, rosso, ardente.
Quel cuore è stato un’apparizione.
In un lampo ho capito tutto.
Ho colto un messaggio per il nuovo anno che parla di coraggio, amore, pace, passione.