Strana questa estate duemilaesedici.
Per la prima volta non ho sbagliato la valigia, sempre più consapevole di ciò che voglio.
Le mie giornate trascorrono in spiaggia ma a orari quasi fissi che vanno dalle 10 alle 13 e dalle 16/17 alle 19.
Ho cucito in ogni dove, appassionata e rilassata.

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Ho scoperto che mi piace inventare borse con la juta e ancora di più con i gomitoli colorati avuti da mamma.
Mi diverto ad indossarle testandone le caratteristiche: “Questa è troppo piccola, questa è comoda, questa ha le bretelle delicate, quest’altra è resistente…”

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Ho giocato con gomitoli, bastoni e perline.
Ho costruito un logo, ustionandomi le braccia nel sole caldo del dopo pranzo.

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Mi piace fare foto, raccogliere bastoni e radici, scrivere.
Ogni giorno mangio insalata a pranzo con qualche aggiunta di formaggi, legumi e i pomodori di papà che raccoglie direttamente dal suo orticello accompagnata dal pane ai cereali.

L'orticello
L’orticello

Ho fatto qualche bagno nel mare ma solo quando ne avevo proprio voglia perché comunque il caldo sulla pelle mi piace.
Ho scoperto un meraviglioso cinema all’aperto e ho visto un film che aspettavo da tempo.

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Lo chiamavano Jeeg Robot

Ho scovato un banco al mercato con tutti i vestiti del mio genere.

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Ho trovato “lo Spirito del Mare” racchiuso in una statua d’argilla sulla spiaggia.

 

Lo Spirito del Mare - Licio Gabrielli
Lo Spirito del Mare – Licio Gabrielli

Ho fatto colazione in giardino.


Ho preso il caffè al bar.

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Mio marito fa avanti e indietro dal mare a casa, a seconda degli impegni lavorativi ma quest’anno non si lamenta della crisi, non si piange addosso, reagisce.
Ha fatto fare tuffi da non credere…

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Mamma e papà sono abitudinari nella loro quotidianità singolare. E la bottiglia dell’acqua a tavola, no meglio due e la spesa col menù e la raccolta dei pomodori e le pesche acerbe e il viaggio in spiaggia in bici e…
I miei figli stanno spesso per conto loro con gli amici e il problema fondamentale di quest’anno sono proprio loro. Mia figlia vorrebbe non avere il fratello intorno ma nella compagnia ci sono anche suoi coetanei quindi hanno ragione e torto tutti e due. Io cerco di restare nel mezzo perché è una questione che devono risolvere tra loro. A tavola tutto abbastanza bene se non le quantità industriali di pane che mangiano, quello buono dell’Auchan.
Mio figlio sta crescendo e con lui la voglia di cambiare abitudini.

Con un suo gioiello ho costruito una collana.

Il micio sembra più tranquillo anche se è meglio continuare a tenerlo d’occhio.


In spiaggia ci sono le solite persone che frequentano da anni ma per la prima volta sto cercando di conoscerle perché qualcosa in me è cambiato.

Quest’anno finalmente sto bene.
Sto bene se c’è il sole ma anche se piove.
Sto bene alle sette o alle dodici.

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Sto bene se mangio l’insalata o la pizza squisita con gamberi e zucchine.


Sto bene se salgo sulla bilancia e sale il peso o se cammino 9 chilometri e non cambia nulla.

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Sto bene se apro la borsa dei gomitoli con l’intenzione di creare o se apro il pc per aggiornare il mio amato blog.

Ho trovato una cosa molto preziosa: la coscienza di ciò che ho dentro e che mi circonda.