Al mattino non ci sono parcheggi vicino alla scuola, così camminiamo per un pezzetto.
Oggi in quel piccolo tragitto Zucchetto ha voluto sapere alcune cose che gli frullavano per la testa.
La prima, come mai lui è così basso.
Poi, la seconda, come farà il prossimo anno ad andare a scuola da solo?
La terza, se lo rubano?
Ma soprattutto, come farà se non riuscirà a difendersi?
E tutte quelle domande in un tempo così breve mi hanno dovuto velocizzare i pensieri.
Così dopo un bel respiro, sono partita dalla prima.
Lui è basso perché lo sono anche mamma e papà ma le probabilità di crescere sono ancora aperte e chissà, magari potrebbe ereditare qualcosa dai bisnonni?! O magari no, solo il tempo potrà dirlo. Comunque sia, Zucchetta è già molto più alta di quanto io non lo fossi alla sua età…
Per il prossimo anno, vedremo. Per prima cosa faremo delle prove e dovrà sentirsi tranquillo e sicuro ad andare a scuola da solo, perché non c’è nessuna scadenza. Poi eventualmente potrebbe unirsi ad altri compagni che scoprirà il prossimo anno. Magari ce ne sarà qualcuno che abita vicino?!
Per il “rubarlo” esistono delle piccole norme di sicurezza (che ha già sentito milioni di volte) tipo che non si deve dare confidenza agli estranei, che non si devono fare tragitti nascosti e che anche il telefono può aiutare nella localizzazione.
Come farà se non riuscirà a difendersi? E al solo pensiero mi venivano i brividi… ma certamente in compagnia di altri avrà il giusto aiuto.
Infine gli ho spiegato che è giusto allarmarsi ma che non bisogna esagerare ad avere paura del mondo. Occorre un certo equilibrio.
Tutte queste domande mi hanno fatto capire che sta crescendo il suo senso di responsabilità.
credo sia molto bello sentire queste domande frutto del sentimento che lega una sorella al suo fratellino…