Quel pomeriggio continuava a ripetere che no, non avrebbe cantato. Gli avevo girato il brano da imparare con largo anticipo ma no, non c’era verso. Accampava scuse dicendo che era troppo difficile, che non era capace, che era stonato e non c’era verso di convincerlo. Allora cos’era venuto a fare nella sala di registrazione? Avremmo dovuto cantare insieme…non si poteva tirare indietro ma allo stesso tempo si vergognava. Così prima ho cantato da sola per fargliela sentire poi una frase alla volta si è convinto unendosi al canto.

E solo la musica può fare questi miracoli, come quello di fare cantare due persone insieme a tre anni poi a quarantasei.

 

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