Oggi Zucchetta è andata in spiaggia poco prima di noi per incontrare i suoi amici.Una volta raggiunta, l’abbiamo trovata seduta sotto ad una tettoia con un gruppo misto di bambini.

Con loro, ho notato subito due ragazze che giocavano con colori e sabbia. Così mi sono fermata e dopo aver visto le loro t-shirt uguali, le ho chiesto chi fossero. Mi hanno spiegato che forniscono un servizio di animazione domenicale alla spiaggia. Dopodiché hanno chiesto a Zucchetto se anche lui voleva unirsi al gruppo e così io e Zucco siamo andati all’ombrellone da soli.
Nel tragitto ho espresso il mio parere che Zucco ha pazientemente ascoltato nonostante ne fosse già a conoscenza. Ma con la sua lucidità mi ha tranquillizzata dicendo che i nostri figli non hanno questo tipo di problema e che un po’ di diversità non gli avrebbe fatto male.

Sinceramente a me gli animatori non sono mai piaciuti, soprattutto quelli per bambini. Trovo che siano una forzatura al gioco che come tale dovrebbe essere libero. Credo che i bambini vengano trattati sempre più come disabili creativi, quando loro hanno solo da insegnare.

E poi preferisco che giochino tra loro senza intrusioni.

Questa paura della gestione della noia è un male di cui non si parla ma che può avere effetti devastanti.