Stamattina ho chiesto a Zucchetto di preparare due biglietti di Natale: uno per i nonni, i miei genitori e l’altro per il nonno, papà di Zucco e “la compagna”.
Lui non ne aveva proprio voglia e gli mancava anche l’attenzione.
Nel primo biglietto ha scritto tutti i nomi nello stesso foglio.
Nel secondo invece ha diviso le donne dagli uomini.
Nel terzo ha sbagliato il nome del nonno cambiando una lettera da “o” a “u”.
Il tutto condito da lagne appiccicose che mi si attaccavano all’umore.
Io intanto impazzivo in cucina nel tentativo di preparare le ultime cose.
Ogni volta che me ne portavo uno, lo leggevo frettolosamente e mi arrabbiavo.
Lo stracciavo e gli dicevo di farne un altro.
Sembravo una vera e propria strega.
E lui lagnandosi, tornava dai suoi fogli bianchi e dai pennarelli.
Finché mi ha dato un altro biglietto.
Stavolta per me.
Stavolta mi sono fermata.
Stavolta l’ho ringraziato per il più bel regalo di Natale ricevuto.